In Gran Bretagna dai rifiuti si realizza un teatro, per l’esattezza parliamo del teatro Jellyfish a Londra; il teatro è in fase di realizzazione e si basa su una logica semplicissima, il riutilizzo dei materiali riciclati. A progettare l’opera due artisti Folke Köbberling e Martin Kaltwasser che non si stanno basando su un progetto preciso ma sui materiali che giorno dopo giorno sono disponibili per l’assemblaggio.
Sull’onda della junkitechture (l’arte di costruire con i rifiuti) il nuovo teatro segue la scia dell’albergo dei rifiuti sulla spiaggia, sarà realizzato utilizzando rifiuti di ogni genere: vecchie scenografie teatrali, cassette del mercato, vecchie cucine, scarti di cantieri edili, un intero muro realizzato di bottiglie, insomma tutto il necessario per mantenersi in piedi per almeno due mesi.
Infatti dopo la metà di ottobre e dopo aver ospitato due spettacoli sui mutamenti climatici il teatro verrà demolito. Commentano i due artisti che stanno lavorando al progetto: “questo progetto inverte i normali processi della nostra economia, perché si trasformano i rifiuti in prodotti funzionali. Prendiamo qualcosa di inutile e ne facciamo qualcosa che ha un valore”. Un teatro del tutto sostenibile, basato non solo sul riciclaggio dei rifiuti ma che adotta un innovativo sistema di celle a combustibile per accaparrarsi l’energia ed un design di illuminazione capace di sfruttare la luce naturale del giorno.
Gli spettacoli che verranno presentati ovviamente non potevano che essere su tematiche ambientali ed affronteranno temi scottanti come i cambiamenti climatici e lo sviluppo di una società sostenibile. L’edifico nonostante la sua indole ambientalista è conforme alle norme di costruzione e di sicurezza antincendio ed è completamente resistente e sicuro; è in grado di ospitare 120 persone ed è stato costruito grazie all’aiuto di 81 volontari, tra cui architetti disoccupati e falegnami, che hanno dedicato un monte orario complessivo di circa 4.200 ore, ammirevole no?