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Etichette per il riciclo: differenza tra biodegradabile e compostabile

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Chi fa la raccolta differenziata deve avere delle importanti conoscenze di base, come la differenza tra biodegradabile e compostabile

rifiuti compostabile differenza con il biodegradabile
Compost (Foto da Pixabay) – Ecoo.it

Chi si preoccupa per l’ambiente, per coscienza individuale o per rispetto della legge, deve fare la raccolta differenziata dei rifiuti. Esistono dei precetti nazionali, tuttavia è di gestione locale, quindi affidata ai Comuni, che potrebbero avere delle differenze tra di loro. Dunque quando si viaggia è bene conoscere le regole per il deposito della spazzatura. La differenziata è volta principalmente ad implementare il concetto di economia circolare, per sostituirlo con quello di economia lineare. E oltre ai precetti è necessario avere dei concetti chiari sugli scopi della differenziata e del riciclo, a partire dalla conoscenza dei concetti chiave, come biodegradabile e compostabile.

Entrambi i termini riguardano il riciclo, ovvero la seconda vita di uno scarto, che in caso contrario sarebbe diventato rifiuto che ingombrerebbe le discariche con dispendio in termini economici, ambientali, e sulla salute dei cittadini. Delle mancate conoscenze terminologiche possono comportare degli errori nella destinazione dei rifiuti nei cassonetti adatti.

Biodegradabile e compostabile, perché è importante conoscere le differenze

Discarica (Foto da Pixabay) – Ecoo.it

Il tecnopolo di Bologna del CNR definisce il biodegradabile come “un materiale che ha la capacità di essere degradato e alla fine scisso, in modo naturale e grazie all’azione enzimatica di microorganismi, in sostanze più semplici quali anidride carbonica, acqua e metano, senza che durante il processo siano rilasciate sostanze inquinanti”. Che detto in parole povere significa che il rifiuto biodegradabile ha la capacità di degradarsi in natura senza l’intervento umano. In questo modo il rifiuto si trasforma in acqua, anidride carbonica e metano. Compostabile invece significa che “un materiale che può essere conferito nei rifiuti organici (o umido) perché capace di trasformarsi mediante compostaggio insieme all’umido in compost”. Quindi inserito nel contenitore dell’umido e poi viene trattato per essere trasformato in altri prodotti utilizzabili, come i compost in agricoltura.

La raccolta differenziata

Cassonetto (Foto da Pixabay) – Ecoo.it

Tutte queste definizioni non servono solo per ampliare le proprie conoscenze, ma anche per sapere in che modo organizzare la raccolta differenziata. Conoscere tutti i processi aiuta anche a sollevare l’animo dall’onere di dover continuamente dividere i rifiuti. Tra compostabile e biodegradabile esistono anche delle differenze in termini di processi chimici, ma questa è una sede in cui queste informazioni sarebbero troppo tecniche.

Giulia Borraccino

Sono nata e cresciuta a Roma. Laureata in Comunicazione con specializzazione in semiotica testuale, nel tempo mi sono appassionata all'approfondimento dei temi ambientalisti ed al giornalismo d'inchiesta. Amo l'arte in tutte le sue sfaccettature.

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