Tappi e bottiglie, non vanno gettati insieme: cosa bisogna sapere

Negli ultimi anni il riciclaggio ha preso strada anche in Italia. Certamente non tutti i comuni lo hanno reso obbligatorio, ma è un primo passo importante per mettersi al pari degli altri Stati europei e, soprattutto, dare vita agli oggetti buttati. Un passaggio davvero difficile che inizia con il gettare la spazzatura.

Non tutti riesco a fare separare la spazzatura in casa e quando si trovano di fronte ai cassonetti sono assaliti da mille dubbi di commettere errori. Errori che, inconsapevolmente, vengono commessi anche anche dai riciclatori più diligenti. Un problema che riguarda soprattutto la raccolta differenziata della plastica.

Tappi e bottiglie insieme o separate nei cassonetti?

riciclaggio corretto bottiglie e plastica
Tappi di plastica (Foto di Christos Giakkas da Pixabay)

Per rispondere a questo interrogativo è utile fare un ripasso sulla plastica. Questa è identificata da un simbolo (PE) che ne identifica materiale polietilene che può essere ad alta densità (HDPE) o bassa densità (LDPE o PELD). Simboli che nella raccolta differenziati sono, rispettivamente il numero 2 e il 4, all’interno di un triangolo con le frecce.

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La plastica è infatti suddivisa in 7 categorie e, nonostante ciò, tendiamo a buttare tutto nello stesso bidone, sebbene i numeri ci spiegano per bene in quale sia il contenitore migliore per loro. Per cui vediamo insieme queste categorie e i simboli che vengono riportate sulle confezioni di plastica.

Le categorie della plastica

  • 1 PET (PETE): polietilene tereftalato (o arnite).Si tratta di un materiale molto utilizzato per i contenitori usa e getta. E’ una plastica leggera e sottile che non deve essere utilizzata più volte visto il rischio di contaminazioni batteriche. Non bisogna poi dimenticare che alcuni studi dimostrano come alcune componenti tossiche rilasciate interferiscano con il sistema endocrino. Questi prodotti si riciclano nell’indifferenziata della plastica.
  • 2 e 4 PE: polietilene ad alta densità. Come detto precedentemente esistono due varietà bassa (4LDPE, PE-LD) e alta densità (2). Gli esperti ritengono che le bottiglie in questo materiale siano più sane rispetto a quelle in PET in quanto più sicure e l’acqua più pulita. I tappi delle bottiglie vengono creati con questa plastica.
  • 3 PVC: polivinilcloruro o cloruro di polivinile. Si tratta di un materiale molto utilizzato per gli imballaggi alimentari, bottiglie per l’olio da cucina. Secondo gli ultimi studi si tratterebbe di un materiale che rilascia sostanze chimiche pericolose. Si smaltisce con nella plastica differenziata.
  • 5 PP: polipropilene (o moplen). E’ una plastica molto resistente, leggera e termoindurente utilizzata per il confezionamento di prodotti delicati come i latticini. Pure questo può essere riciclato nei cassonetti della plastica.
  • 6 PS: polistirolo o polistirene. Si tratta di un prodotto utilizzato, in generale, all’interno delle confezioni di elettrodomestici. Esistono poi, in questo materiale, anche piatti e bicchieri usa e getta. Questi prodotti non dovrebbero mai essere sottoposti a fonti di calori per evitare il rilascio di sostanze cancerogene. Anche questo viene riciclato nella plastica
  • 7 O: Altro. Una macro categoria che comprende polimetilmetacrilato, policarbonato, acido polilattico, nylon e fibra di vetro e anche gli accoppiamenti di materiale di tipo diverso e non separabile come: carta-plastica, plastica-alluminio. Un esempio lampante è il tetrapak del cartone dei succhi di frutta. Questa categoria deve essere smaltite nei bidoni dell’indifferenziata in quanto materiali non riciclabili.

La risposta al nostro interrogativo

Dopo aver analizzato le sette categorie di plastica sappiamo che la plastica dei tappi e delle bottiglie non sono la stessa e si potrebbero buttare nello stesso bidone. Eppure sorge un problema.

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Essendo di materiale differente avranno un percorso di riciclo completamente diverso. Quindi è meglio fare una busta con le bottiglie e una con i tappi. Se li lasciamo poi sciolti, questi finirebbero nello scarto.

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