Per questo motivo è di fondamentale importanza riuscire ad elaborare delle linee guida che tutti i Paesi europei dovrebbero seguire per migliorare la tutela ambientale. Ci sono comunque diversi modi per ottenere questo risultato. Innanzi tutto si potrebbe ad esempio puntare sull’efficienza energetica e sul risparmio, oppure sulla diversificazione delle tecnologie dedicate alla produzione dell’energia.
Un’altra possibilità per ridurre le emissioni nel corso dei prossimi decenni è ovviamente quella di puntare molto sulle fonti di energia rinnovabile in modo da riuscire a coprire il 75% del fabbisogno di energia in Europa entro il 2050.
Altra ipotesi della Commissione Energy Roadmap 2050 è quella di evitare la costruzione di centrali nucleari in futuro, lasciando che sia la tecnologia basata sulla produzione di energia da fonti fossili a prevalere.
Andrea Boraschi di Greenpeace Italia ha commentato con queste parole la nuova Roadmap: “La Roadmap dimostra che investire su rinnovabili ed efficienza non comporta costi aggiuntivi rispetto all’uso delle fonti più inquinanti. Sta ora al Parlamento Europeo e ai governi dell’UE impegnarsi per obiettivi ambiziosi e vincolanti per lo sviluppo dell’energia da fonti rinnovabili da qui al 2030, così da mettere l’Europa sulla strada dello sviluppo economico e tecnologico, consolidando la leadership nella protezione del clima”.
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