Si torna a parlare dei rifiuti a Roma. Questa volta è stato il sindaco Alemanno ad andare contro il ministro dell’Ambiente Clini. Il primo cittadino della capitale si è detto contrario all’ipotesi di una nuova discarica a Monte Carnevale, vicino a Malagrotta. Secondo il sindaco di Roma deve essere esclusa la possibilità di aprire un nuovo impianto di questo tipo nello stesso quadrante di Malagrotta. E’ un’ipotesi sulla quale Alemanno si dichiara assolutamente contrario, anche se ovviamente si dice disponibile ad ascoltare le soluzioni tecniche proposte dal ministro Clini.
A cura di Gianluca Rini
Dopo le recenti polemiche che hanno coinvolto anche numerose manifestazioni effettuate dagli abitanti del luogo, adesso ad intervenire sulla questione è proprio il sindaco di Roma. Gianni Alemanno, nell’incontro con i cittadini voluto dalla pro loco di Ponte Galeria, ha detto di essere pronto a manifestare in strada indossando la fascia tricolore.
Alemanno si dice disponibile ad accettare nuove proposte, ma escludendo un’unica possibilità: “Da parte mia c’è la massima disponibilità ad accettare le soluzioni tecniche proposte dal ministro. C’è solo una cosa su cui non sono disponibile: l’ipotesi di mettere la nuova discarica nello stesso quadrante di Malagrotta. Su questo c’è la contrarietà anche della presidente della Regione Polverini“.
E’ intervenuto anche Marco Miccoli, segretario del Partito Democratico a Roma, che però non risparmia le critiche contro Alemanno: “Alemanno ha davvero la faccia di bronzo. Gli ricordiamo che lui aveva il dovere di scegliere il nuovo sito. Aveva promesso che lo avrebbe fatto entro il 2009, poi nel 2010 e infine nel 2011, ma la sua incapacità di decidere e il suo malgoverno lo hanno fatto commissariare“.
Monta la protesta contro l’inceneritore di Albano
A cura di Gianluca Rini
La questione della gestione dei rifiuti nel Lazio è giunta a momenti di tensione in occasione della manifestazione dei cittadini, quasi 3.000 persone, contro l’inceneritore di Albano. Il corteo si è concluso con 43 denunce, un arresto e 7 feriti fra gli agenti della polizia. Tra l’altro le versioni della Questura di Roma e quella degli organizzatori del corteo non coincidono affatto. Il momento di tensione più eclatante si è raggiunto nel momento in cui 200 ragazzi hanno cercato di occupare la via Nettunense. Una manifestazione in difesa della sostenibilità ambientale.
Si tratta del risultato di un’opposizione che dura da circa 5 anni e che non vuole restare a guardare di fronte a quello che, secondo i comitati locali, sarebbe un impatto ambientale molto forte.
Sono in molti a ritenere che la realizzazione dell’inceneritore di Albano potrebbe mettere a dura prova soprattutto le falde acquifere della zona.
Le stesse amministrazioni comunali della zona, per la maggior parte, non vedono favorevolmente la costruzione dell’inceneritore. Eppure la questione non sembra affatto risolta, nonostante tutte le proteste che sono state messe in atto sull’argomento.
Il problema risiede sempre nel senso di responsabilità che dovrebbe accompagnare la realizzazione delle infrastrutture. È vero che la questione della spazzatura nel Lazio va affrontata con provvedimenti concreti, ma allo stesso tempo non ci si può esimere dal tenere in considerazione le conseguenze sull’ambiente che può avere la costruzione di un inceneritore.
E’ giusto avere due pesi e due misure in nome della salvaguardia dell’ambiente?
Scontro tra Clini e Polverini: “Il Ministro ha già avuto tutti i documenti”
Dopo le recenti dichiarazioni del Ministro dell’Ambiente Clini sulle responsabilità dell’emergenza rifiuti a Roma, la governatrice Renata Polverini è intervenuta sulla questione con toni davvero polemici. Clini era andato contro la Regione, affermando che ci sarebbero delle lacune per quanto riguarda i siti segnalati per sostituire la discarica di Malagrotta. Ma la Polverini spiega che i documenti in questione citati da Clini dovrebbero essere già in possesso del ministro.
A cura di Gianluca Rini
Poi Renata Polverini spiega: “Se le istituzioni e i ministeri coinvolti ritengono che il ruolo di supplenza fin qui svolto dalla Regione non è più utile e vogliono finalmente iniziare ad assumere in prima persona scelte che altri non hanno fatto, questo è il momento giusto”.
Lo sconto diventa quindi aspro, ma dal Ministero dell’Ambiente al momento non sono arrivate delle dichiarazioni di risposta alle affermazioni della Polverini.
La protesta sotto il ministero
A cura di Gianluca Rini
Giovedì 22 marzo si è svolta una vera e propria protesta, anche se accompagnata da canti e balli, sotto il ministero dell’Ambiente. L’obiettivo dei cinquecento partecipanti è stato quello di protestare contro la possibile decisione di avviare la procedura per l’apertura di nuove discariche in diversi luoghi della capitale.
Si protesta contro le possibili scelte del sito di Monti dell’Ortaccio, di quelli di Corcolle, di Riano e di Pizzo del Prete. Anche se si è respirato un clima di festa, tutti erano uniti da uno stesso slogan: “Basta discariche nella Valle Galeria, riqualificazione o barricate”.
La lettera dei cittadini di Riano
A cura di Gianluca Rini
Il coordinamento “Riano no discarica” ha inviato una lettera al prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro e al Ministro Clini con lo scopo di chiedere che vengano sospesi i rilievi nel sito di Quadro Alto.
La lettera, tra le altre affermazioni, recita: “Al signor ministro viene richiesto così come apparso sugli organi di stampa, di rivalutare tutta la situazione escludendo qualsiasi valutazione derivante dall’analisi preliminare di siting, effettuata dalla Regione Lazio, per l’individuazione delle aree, poichè palesemente falsa ed artefatta”.
Clini: “Siamo fiduciosi, troveremo una soluzione”
A cura di Gianluca Rini
Il ministro dell’Ambiente Clini è intervenuto sulla questione dei rifiuti a Roma dopo il vertice che si è svolto con il Prefetto. Il ministro ha spiegato che è necessario ancora del tempo prima che possa essere presa una decisione adeguata. Alle domande dei giornalisti Clini ha risposto sottolineando che il governo e le istituzioni stanno al momento continuando a lavorare. Per questo è necessario ancora un po’ di tempo.
Secondo quanto affermato dal ministro, il clima è comunque di ottimismo e di fiducia. Clini ha infatti dichiarato: “Siamo fiduciosi e riusciremo a trovare una soluzione che consenta a Roma una gestione efficiente dei rifiuti”.
Sono quindi stati raccolti, secondo quanto specificato da Clini, delle informazioni tecniche preliminari nel corso della settimana e adesso questi dati dovranno essere studiati per cercare di trovare una soluzione adeguata ad un problema sicuramente che non può essere sottovalutato.
“Ci dobbiamo lavorare ancora” ha specificato Clini, anche quando i giornalisti gli chiedono se è possibile che sia stato scartato qualche sito. Il titolare del Ministero dell’Ambiente ha spiegato in questo caso: “Ci siamo presi ancora del tempo, stiamo lavorando in tempo reale, ci scambiamo le informazioni e quando saremo arrivati al punto di conclusione ci ritroveremo. Stiamo lavorando in fretta”.
Le stesse risposte sono state date da Clini quando gli sono state chieste delle preferenze sui siti da utilizzare e di una eventuale proroga di Malagrotta. Il Ministro ha detto: “Fateci finire di lavorare, siamo abituati prima a mettere in fila i numeri e poi a dire cosa pensiamo, diversamente da chi prima dice cosa vuole e poi trova i numeri per giustificare”.
Clini: “Bisogna evitare l’emergenza”
A cura di Gianluca Rini
I rifiuti a Roma continuano a preoccupare e anche il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha dichiarato che si ha il dovere di intervenire, in modo da scongiurare il verificarsi di un’emergenza. Per domani è programmata una riunione con il prefetto di Roma, il sindaco Alemanno, il presidente della Provincia e il governatore del Lazio Polverini. Ma Clini non ha assicurato che la riunione serva a trovare una soluzione. La situazione appare critica anche per l’atteggiamento di alcune autorità.
A questo proposito infatti Clini ha dichiarato: “Mi ha chiamato il prefetto Pecoraro, dopo la conferenza dei servizi su Corcolle e mi ha fatto il punto della situazione. Alcune istituzioni hanno espresso la loro contrarieta’ alla discarica. Il piano del prefetto per scongiurare l’emergenza rifiuti cosi’ si arena visto che viene a mancare di un caposaldo, una delle due discariche provvisorie. E visto che anche per Riano ci sono dei problemi, abbiamo deciso di intervenire“.
Intanto si continua a dibattere proprio sulla discarica di Riano, riguardo alla quale sono state avanzate molte polemiche per l’impatto ambientale che l’area scelta potrebbe subire. Clini ha spiegato che probabilmente il problema a Roma non deriva da un’emergenza che si è creata improvvisamente, ma piuttosto può essere considerato il risultato di una situazione che è stata trascurata.
Probabilmente nel corso del tempo a Roma si era pensato di risolvere tutto con la discarica di Malagrotta, ma invece non è stato così.
Per i rifiuti a Roma si rischia un’emergenza?
I rifiuti a Roma: è il caso di parlare di una possibile emergenza? In realtà è molto difficile rispondere a questa domanda. In ogni caso è certo che la ormai imminente chiusura della discarica di Malagrotta è un evento che non sarà privo di conseguenze in termini di gestione dei rifiuti. D’altronde non bisogna dimenticare che la capitale dispone di un ciclo di rifiuti che non è molto organizzato e nemmeno la raccolta differenziata, ancora insufficiente, riuscirebbe a dare una mano concreta in un caso di emergenza rifiuti. Si può restare soltanto a guardare con le mani in mano?
La questione si inquadra in una situazione più generale e più complessa. È chiaro come in Europa ci sia bisogno di una gestione adeguata dei rifiuti per ridurne la quantità, ma spesso ci si dimentica di fare abbastanza e si incorre in situazioni come l’emergenza rifiuti a Napoli, invasa da 2400 tonnellate di spazzatura.
Ma non dimentichiamo che in tempi recenti un’altra emergenza rifiuti si è verificata a Roma, invasa da 1.000 tonnellate di immondizia. Ci troviamo di fronte ad un nuovo pericolo di questo genere? Il proprietario dei terreni di Malagrotta, Manlio Cerroni, si è detto disponibile a mettere a disposizione un’alternativa con un terreno a Monti dell’Ortaccio.
Nel frattempo i lavori per la costruzione di un deposito di rifiuti a Pizzo del Prete proseguono lentamente, quindi è logico che la situazione susciti un certo allarmismo, anche perché il sito di Malagrotta sarebbe inutilizzabile anche per un’altra possibile discarica, in seguito al fatto che le acque sono state contaminate da metalli e inquinanti di altro genere.
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