Da parte dei cittadini è esplosa la rabbia e non sono mancati i segni di rivolta, che hanno portato alla formazione di cortei di protesta con i cassonetti che sono stati rovesciati e con i rifiuti sparsi qua e là. L’emergenza rifiuti sembra essere ritornata in Campania e ora si dovranno adottare tutte le misure necessarie per risolvere il problema, prima che la situazione diventi ancora più critica. Tutto ciò non ha fatto altro che provocare le prime conseguenze, visto che i turisti hanno deciso di lasciare la città.
L’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti ha programmato degli straordinari, per fare in modo che la situazione ritorni presto alla normalità, anche se è da ricordare che in alcune zone la raccolta dei rifiuti è rimasta ferma, anche senza risentire dello sciopero degli addetti. Il problema sostanzialmente ha radici profonde e occorre mettere in atto rimedi adeguati, per fare in modo che non assuma dimensioni gigantesche. Puntare su strategie migliori anche a livello organizzativo potrebbe essere un buon sistema, per incominciare a fare un tentativo in questo senso.
Nonostante l’emergenza il sindaco di Napoli Rosa Iervolino assicura che la situazione non diventerà catastrofica, anche perché la raccolta dei rifiuti è stata ripresa ieri sera dopo lo sciopero di 24 ore. Durante la notte comunque da parte dei vigili del fuoco sono stati necessari diversi interventi per spegnere il fuoco che è stato appiccato ai cassonetti in alcune zone della città, come piazza Carlo III, via Cesare Rosaroll e via Acton.
Queste le parole del sindaco a proposito della situazione:
“Non c’é alcuna emergenza rifiuti e la raccolta sarà presto ripristinata. Non c’é assolutamente un ritorno al passato, grazie anche alla collaborazione e al lavoro sinergico tra gli Enti. La città tornerà ad essere pulita appena l’Asia (azienda per l’igiene ambientale) potrà tornare a raccogliere i rifiuti non prelevati in questi giorni”.
Immagine tratta da: malarablog.wordpress.com
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