I rifiuti diminuiscono in Emilia Romagna. Una buona notizie in termini di impatto ambientale, che emerge dai dati resi disponibili per mezzo del Rapporto 2010 sui rifiuti, che è stato realizzato da Arpa in collaborazione con la regione. Nello specifico si è assistito ad una riduzione della produzione di rifiuti urbani nel 2009 rispetto all’anno precedente. Inoltre i dati hanno messo in evidenza che è aumentato il ricorso alla raccolta differenziata, la quale corrisponde al 47,4% dei rifiuti urbani. Un risultato importante per ciò che riguarda le possibilità di conservazione ambientale.
D’altronde non va dimenticato che la raccolta differenziata dei rifiuti, attuata anche con specifici trucchi per farla bene e senza perdere tempo, costituisce una strategia essenziale per la salvaguardia dell’ambiente. A questo proposito l’assessore regionale all’ambiente Sabrina Freda ha fatto presente:
Sono dati positivi che ci invitano a proseguire su questa strada. Prevenzione, ovvero riduzione della produzione di rifiuti, raccolta differenziata e recupero di materiale sono gli obiettivi fondamentali che perseguiamo, in linea con quanto previsto anche dall’Europa, che ci chiede di fare del conferimento in discarica una soluzione sempre più residuale.
I principali rifiuti differenziati prodotti in Emilia Romagna sono costituiti da imballaggi in alluminio, carta, plastica, vetro e legno, di cui una grande quantità è soggetta alla gestione dei rifiuti da parte del sistema Conai/Consorzi di filiera, che raggruppa numerose imprese. Le province in cui si aderisce maggiormente alla raccolta differenziata sono quelle di Parma e Reggio, mentre è la provincia di Bologna a detenere il record di minore produzione di rifiuti.
Da non dimenticare è comunque l’impegno di altre città e amministrazioni sul fronte della riduzione dei rifiuti come il progetto Ecomugello a Firenze.