In materia di gestione dei rifiuti elettronici interverrà un nuovo decreto ministeriale che entrerà in vigore dal 18 Giugno. Le nuove norme per lo smaltimento dei rifiuti elettronici, di cui avevamo già parlato, valgono sia per i clienti sia per i negozi specializzati . Mentre fino ad ora chi doveva cambiare un elettrodomestico doveva portarlo negli appositi centri per lo smaltimento, con il nuovo decreto i negozianti avranno l’obbligo di ritirare in maniera diretta il vecchio apparecchio. I rifiuti elettronici verranno poi consegnati ai consorzi di riciclo. Un risparmio anche economico per i consumatori.
Il tutto dovrebbe portare a recuperare anche i piccoli apparecchi elettronici, per i quali spesso non c’è molta attenzione e vengono gettati insieme agli altri rifiuti, secondo un principio che non obbedisce per niente ad una raccolta differenziata. Già buoni risultati si sono riscontrati con i televisori. Infatti i consorzi di riciclo hanno potuto recuperare il 78% degli apparecchi da smaltire. E non si tratta di un risultato da poco.
Il problema riguarda invece i telefonini in particolare, dei quali se ne riesce a recuperare solo il 10%. Tuttavia tutti i piccoli apparecchi elettronici offrono ottime potenzialità per il riciclo. Essi infatti contengono alcuni metalli preziosi come oro, argento, palladio e platino. Spesso però questi materiali non vengono recuperati, ma il loro recupero costituirebbe un guadagno di 770 euro a tonnellata di rifiuti. Sarebbe perciò opportuno procedere ad affinare le tecnologie di riciclo.
Il nuovo decreto ministeriale prevede nuove regole anche per quanto riguarda le lampadine ad alta efficienza. Già molto è stato fatto in tema di lampadine a risparmio energetico per esempio con Ekò. Infatti viene stabilito che i consumatori possono portarle nei negozi per il ritiro. In questo modo si può evitare la dispersione del mercurio nell’ambiente.
Immagine tratta da: ecologiae.com
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