Secondo ciò che è stato chiesto dal Parlamento europeo entro il 2016 l’85% dei rifiuti elettronici prodotti in ogni Stato membro dovrebbe diventare oggetto di raccolta. Già qualche tempo fa erano state decise nuove regole per lo smaltimento dei rifiuti elettronici, per cercare di arginare una questione che rischia di diventare piuttosto grave.
Le nuove regole prevedono l’obbligo da parte dei commercianti di ritirare l’apparecchio non funzionante, in modo che elettrodomestici, monitor, lettori mp3 o qualunque altro scarto elettronico non finiscano per provocare danni a livello di inquinamento ambientale.
Ora l’Europa rincara la dose, chiedendo un’estensione e un maggior rigore delle norme sull’argomento. Intanto si comincerà con il raccogliere entro il 2012 4 Kg di rifiuti elettronici ed elettrici per ogni abitante dell’Unione Europea. Un traguardo comunque apprezzabile, che permette di muovere i primi passi verso la realizzazione di un impatto ambientale più ridotto. Si punta dunque essenzialmente sulla quantità, ma anche sul completamento del sistema di raccolta e recupero dei rifiuti.
Immagine tratta da: albanova.it
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