Rifiuti elettronici: riciclaggio nel carcere di Bollate

rifiuti elettronici riciclaggio bollateI rifiuti elettronici costituiscono una questione molto importante. A questo proposito piuttosto valida è l’idea di realizzare nel carcere di Bollate il primo impianto per rifiuti elettronici. I detenuti impiegati nel progetto saranno circa 120 e potranno lavorare in uno specifico capannone, in cui si occuperanno di recuperare le apparecchiature elettroniche. Sono stati già messi a disposizione 2 milioni di euro per la costruzione del capannone da parte della Regione Lombardia, mentre l’Amsa fornirà altri 800.000 euro, dedicandosi anche alla gestione del materiale recuperato.

La soluzione proposta è volta a cercare di risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti elettronici, per il quale sono state proposte nuove regole, che prevedono l’azione diretta anche dei negozianti nel ritiro degli apparecchi non più funzionanti. 
 
L’iniziativa progettata per il carcere di Bollate rappresenta il primo caso in Italia, quindi è veramente molto apprezzabile, anche se già le varie regioni si sono impegnate nella raccolta dei rifiuti elettronici, facendo ciascuna la sua parte. 
 
In questo senso si può dire che la Lombardia sta facendo davvero molto per il riciclaggio dei rifiuti e questo progetto ne è un vero e proprio esempio. La questione d’altronde non è affatto da trascurare, visto che i rifiuti elettronici possono essere davvero pericolosi per l’ambiente a causa delle sostanze in essi contenute, soprattutto mercurio e piombo, i quali possono inquinare l’ambiente. Inoltre spesso nelle parti elettroniche sono contenuti metalli preziosi, come oro, argento e platino, che è opportuno recuperare. 
 
Immagine tratta da: circospetto.net

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