Rifiuti in Campania, un provvedimento contro i roghi della spazzatura

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La questione dei rifiuti in Campania continua ad essere al centro degli interessi delle autorità. A Napoli è stato infatti raggiunto un accordo per mettere a punto un provvedimento che ha l’obiettivo di limitare l’abbandono dei rifiuti e di andare contro i roghi della spazzatura che spesso vengono messi in atto lungo le strade extraurbane. Il Prefetto di Napoli Andra De Martino è stato molto deciso su questo punto e ha fatto notare come si tratta di un problema che riguarda in primo luogo la sicurezza stradale.

A cura di Gianluca Rini
Le parole del Prefetto sono state queste: “Non è soltanto un fatto di decoro urbano, di cui abbiamo anche bisogno ma anche un fatto di sicurezza stradale. Allora mettendo insieme le forze, le risorse con i comuni, la Provincia, la Regione, l’Anas, il Conai: un sistema integrato di misure per rispondere a questo inconveniente, ma senza l’apporto dei cittadini sarà una partita difficile da giocare”.
L’accordo firmato in Prefettura è stato raggiunto da 17 comuni, che provvederanno a rimuovere i rifiuti nei territori di loro competenza. L’accordo vuole essere un provvedimento immediato e concreto, in modo da sperimentare velocemente misure adeguate per la gestione dei rifiuti.
L’emergenza rifiuti in Campania negli ultimi tempi ha comportato molte difficoltà, contro le quali si è cercato di agire attraverso il ricorso a delle norme specifiche.
Adesso ci si è resi conto che le norme nazionali non bastano e che è quindi necessaria una mobilitazione da parte degli enti territoriali, affinché si riesca a mettere in atto un impatto ambientale ridotto. L’accordo fra i 17 comuni potrebbe essere un primo passo avanti.
E’ ancora scontro con la Lega
A cura di Gianluca Rini
Il Decreto Ambiente, oggetto di discussione da parte del governo, si occupa nello specifico anche della questione dei rifiuti in Campania, riguardo ai quali è previsto un possibile smaltimento al di fuori della regione, soltanto se viene stabilita un’intesa con la regione che è interessata per lo smaltimento.
Su questo punto comunque non c’è stata una linea d’accordo, perché alcuni ritengono che il tutto andrebbe più che altro a complicare la procedura. Bisognerebbe poi riuscire a capire se una regione potrebbe opporsi allo smaltimento nel proprio territorio dei rifiuti provenienti dalla Campania.
Inoltre bisognerebbe poi riuscire a comprendere nei dettagli se queste si rivelerebbero le misure più adeguate per gestire una situazione di emergenza rifiuti. Il dibattito fra le parti da questo punto di vista è stato molto acceso.
In particolare la Lega ha dato motivo di scontro, perché ha fatto mettere ai voti un punto, secondo il quale il governo dovrebbe stabilire delle norme volte alla commercializzazione dei sacchetti biodegradabili e delle buste realizzate con altri materiali, purché siano biodegradabili.
Sforzi comuni per evitare la multa
I rifiuti in Campania rischiano di far pagare all’Italia una multa molto alta. Le sanzioni che potrebbero essi inflitte al nostro Paese sono pari a 500.000 euro al giorno, se il nostro governo non riuscirà a trovare una soluzione ai rifiuti in Campania entro la fine di questo mese. L’Europa attende un provvedimento specifico entro lunedì. Intanto sono coinvolti nella questione il Ministero, la regione Campania, la Provincia e il comune di Napoli. Tutti devono collaborare alla realizzazione di un opportuno documento in merito alla situazione.
Nel frattempo è stato avviato il trasferimento dei rifiuti di Napoli verso l’estero. In ogni caso la risposta che l’Europa attende dev’essere basata su qualcosa di concreto.
A proposito delle misure adottate dal governo, il sindaco di Napoli De Magistris si è dichiarato soddisfatto ed ha affermato:
La decisione del Consiglio dei Ministri va nella direzione giusta. Servono tutti gli strumenti per affrontare al meglio il tema dei rifiuti in piena collaborazione tra governo, regione Campania, comune e provincia di Napoli.
Intanto la Regione Campania sta lavorando per mettere a punto, entro la prossima settimana, uno specifico piano rifiuti.
Sforzi comuni quindi per tenere d’occhio la sostenibilità ambientale e per arrivare ad evitare una multa, la quale, in tempo di crisi economica, costituirebbe una difficoltà non indifferente.

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