Il problema dei rifiuti è presente ovunque nel nostro Paese ma che cosa si configura come reato nel caso di abbandono in un cortile privato? La legge al riguardo è piuttosto chiara
Se ti stai recando nel luogo che hai scelto per le vacanze è purtroppo molto probabile che, lungo il percorso che fai o hai già fatto, tu ti imbatta in qualche cumulo di rifiuti abbandonati da persone che non conoscono il significato della parola convivenza civile. In linea generale, quei cumuli di rifiuti costituiscono la prova che è stato commesso un reato. L’ordinamento della legge italiana infatti punisce chi abbandona rifiuti in quei luoghi che non sono adibiti alla loro conservazione oppure al loro smaltimento.
È per esempio questo il caso delle cosiddette discariche abusive, luoghi che purtroppo più persone reputano più comodi per liberarsi di solito proprio di quei rifiuti e quegli oggetti che non dovrebbero assolutamente entrare in contatto con l’ambiente naturale. Ma ci sono altri luoghi in cui è possibile trovare rifiuti. E tra questi possono esserci anche i cortili privati delle case oppure dei condomini.
Le norme che regolano il rapporto dei cittadini italiani con ciò che è da considerare un rifiuto si trova principalmente in quanto sancito dal decreto legge 156 del 2006 che è proprio denominato Testo Unico Ambientale. Le norme presenti nel Testo Unico Ambientale sono tuttora vigenti e individuano non solo che cosa si configura come reato ma anche quelle che sono le sanzioni amministrative o penali in caso di comportamento non conforme.
Per l’abbandono di rifiuti dove non è consentito le sanzioni amministrative pecuniarie possono andare da 300 euro e fino a 3 mila euro tenendo presente se la natura dei rifiuti che sono stati abbandonati è più o meno pericolosa per l’ambiente o per la salute umana. Più grave la situazione di chi abbandona rifiuti mentre sta svolgendo il proprio lavoro oppure se l’abbandono dei rifiuti in luogo non idoneo risulta essere una pratica ripetuta. In questi casi le sanzioni pecuniarie arrivano a 26 mila euro con in più la detenzione che può arrivare anche a due anni in caso di rifiuti pericolosi. Ma questo si configura come reato se avviene in luoghi privati come i cortili?
Come già accennato, in caso di abbandono di rifiuti a seconda di ciò che si viene pizzicati ad aver lasciato si può avere una sanzione amministrativa e in aggiunta può esserci anche la pena detentiva ma, come stabilito anche dalla Corte di Cassazione, nel caso in cui l’abbandono di rifiuti avvenga in un cortile privato, per esempio in quello di un condominio, si può configurare solo il reato amministrativo e non quello penale. E comunque vale la pena ricordare che in caso di abbandono dei rifiuti chi è responsabile dell’abbandono deve anche farsi carico della rimozione e della pulizia del luogo diventato suo malgrado discarica.
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