Arriva anche in Italia la raccolta automatica dei rifiuti, un innovativo sistema già sperimentato in altre parti del mondo con enorme successo che permette di eliminare in modo definitivo i cassonetti dalle strade, riducendo l’impatto dei rifiuti sull’ambiente. Con questo sistema la raccolta differenziata viene ottimizzata e valorizzata, aumenta il grado di decoro urbano (spariscono i cassonetti) e spariscono anche i cattivi odori.
Il primo progetto di Automatic Waste System è previsto per la Torre Eurosky di Roma che rientra nel progetto Business Park Europarco e sarà pronta entro settembre 2012; cerchiamo di capire in cosa consiste questo sistema e in che modo può favorire la raccolta differenziata; all’interno della struttura sono presenti, per ogni piano, tre bocchettoni: carta, plastica e generico, l’utente non deve fare altro che inserire nell’apposita bocchetta il sacchetto che contiene i rifiuti; il sacco, attraverso una serie di tubature e un impianto pneumatico assicurato da una centrale di aspirazione, viene spinto fuori dall’area residenziale sino ad un centro di raccolta nel quale, grazie ad un compattatore, vengono ridotti i volumi, eliminati gli odori e il rifiuto viene scaricato in alcuni container. Notevoli anche i vantaggi da un punto di vista della riduzione dell’inquinamento atmosferico, del traffico e dell’inquinamento acustico, infatti grazie a questo sistema si ridurranno i mezzi di raccolta in giro per le città, i quali passeranno a ritirare direttamente i container solo quando sarà strettamente necessario.
Attualmente in Italia esiste un progetto simile presso la Banca d’Italia di Frascati, dove però è attivo il solo servizio per la raccolta della carta, mentre sono in cantiere una settantina di progetti (sia singole abitazioni, interi quartieri, ospedali, etc etc) che implementano il nuovo sistema di raccolta automatica, che potrebbero partire quanto prima. Sembra infatti che anche l’Italia sia pronta ad accettare le nuove tecnologie in campo ambientale per la gestione dei rifiuti. Per ora l’unico ostacolo alla diffusione di questo innovativo sistema è legato al costo, che in genere varia tra i 7 e gli 8 milioni di euro, sicuramente una cifra importante ma con un ritorno di investimento pari a circa quindici anni grazie ai minori costi per la raccolta.
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