Dei rifiuti tossici sono stati scoperti in una discarica a Casal di Principe. Si tratta del coinvolgimento di un’area che misura circa 8.000 metri quadri, che, da ciò che si è riusciti ad appurare, è stata soggetta nel corso del tempo alla deposizione di veleni e di sostanze pericolose per la salute e per la sostenibilità ambientale, provenienti anche dalle industrie del Nord del nostro Paese. Il tutto sarebbe legato agli affari della criminalità organizzata. In particolare nel terreno interessato sono stati rintracciati dei fanghi nocivi, i quali devono essere oggetto di specifiche precauzioni.
Un impatto ambientale davvero ingente, che non dovrebbe essere sottovalutato. In effetti in termini di impatto ambientale non si tratta solo di stabilire regole e definizioni per vivere impatto zero, ma bisogna poi vedere quanto queste norme vengono rispettate. A quanto pare nella gestione dei rifiuti l’illegalità è sempre dietro l’angolo e provvedere ad un corretto smaltimento dei rifiuti pericolosi a volte si configura come un’azione davvero difficile.
Si cercano dei sotterfugi, senza comprendere che, così facendo, si mettono a rischio i delicati equilibri naturali di un ecosistema di cui anche noi facciamo parte. Eppure manca il senso di responsabilità a volte sorpassata da interessi economici. Qualche tempo fa anche a Varese è stata sequestrata una discarica di rifiuti tossici.
Nel caso di Casal di Principe si tratta di bidoni di fanghi tossici, ma non si tratta di un caso unico, basti pensare ad esempio alla discarica abusiva di rifiuti sequestrata in Sardegna. Un problema ingente, quello delle discariche abusive, che va affrontato con misure decisive.
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