Con l’arrivo di ottobre sono tornati sulle tavole i buonissimi cachi. Spesso però, quando questi vengono mangiati, allappano. Ecco cosa fare
Con ottobre sono tornati i tanti amati cachi. Un frutto tipicamente invernale da mangiare a fine pasto, ma anche con i quali produrre ottime marmellate e dolci. Questo alimento cresce su grandi alberi, che arrivano anche 40 anni, solo dopo 4 anni. Eppure per quanto buoni siano, capita che lasciano un terribile retrogusto.
In parole povere i cachi allappano. Una conseguenza naturale che avviene quando questi frutti vengono mangiati quando non sono abbastanza maturi. Tutto ciò è dovuto alla presenza dei tannini, ovvero polifenoli antiossidanti che sono presenti in tanti frutti come le nespole.. Ma nonostante i molti benefici che possono portano, il loro sapore, in questi casi, è davvero terribile.
Come detto precedentemente se i cachi dovessero allappare la colpa è della maturazione non completa, nonostante siano sempre molto dolci. A tutto ciò si aggiunge un sapore aspro e astringente tipico della presenza dei tannini. Un elemento presente anche nelle nespole. Ma per evitare di mangiare un frutto che ci rovini la cena è importante scegliere quelli già maturi. Ma soprattutto è importante conservarli in un modo molto particolare.
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E’ bene sapere, infatti, che i cachi sono frutti climateri. Ovvero questi vengono raccolti, dall’albero, quando sono ancora acerbi. Una scelta obbligatoria per evitare che le intemperie climatiche possano rovinarli. Così facendo la maturazione continua a terra dopo la raccolta. Ma per accelerare il processo, anche in casa è fondamentale, come detto, il metodo di conservazione in casa dopo l’acquisto.
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Il modo migliore per conservarli in casa, e far continuare la maturazione, è vicino alle mele. La proporzione ideale è una ogni tre cachi. Infatti il frutto proibito permette l’accelerazione della maturazione grazie alla produzione di etilene, ovvero un ormone vegetale che fa maturare la frutta. E’ dunque importante conservarli accanto alle mele a testa in giù – evitando così di farli ammaccare – per qualche giorno. Così facendo la maturazione sarà completa e i cachi potranno essere mangiati senza temere nessun rischio di allappamento.
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