Fondamentale è la respirazione, la quale è in grado di influire sulle nostre emozioni. Bisognerebbe imparare a respirare in modo naturale e profondamente, senza sforzi, senza la necessità di far rientrare tutto in tempi prestabiliti e senza tentativi di controllo. Molto importante è anche cercare il silenzio: trovare un luogo tranquillo in cui lasciare liberi i pensieri per un po’, senza essere interrotti.
Proviamo a scansionare il nostro corpo, cercando quali sono le parti più tese. Partiamo dalla testa e via via scendiamo, fino ad arrivare alle gambe. Se rintracciamo una parte tesa, non sforziamoci di liberarci della tensione, perché lo sforzo non farà altro che aumentare lo stress. Meglio esserne semplicemente consapevoli ed aspettare che la tensione vada via da sé.
Bisogna anche considerare che il rilassamento è un processo che si instaura a poco a poco, ecco perché occorre essere comprensivi nei propri confronti e prendersi tutto il tempo necessario, aspettando con pazienza.
Per rilassarsi in modo naturale, bisogna mettersi comodi, seduti o sdraiati, cercando di mantenere la schiena dritta. Dopo aver trovato la posizione che più ci risulta soddisfacente, occorre cercare di entrare in relazione con l’ambiente circostante, diventandone consapevoli, ascoltando anche i minimi rumori di sottofondo e sentendo il nostro peso sulla superficie in cui siamo distesi o seduti.
Rilassarsi comunque non significa non pianificare. Le nostre prossime azioni possono essere immaginate in maniera serena, proprio durante la fase di rilassamento. Con gli occhi chiusi dovremmo provare a concentrarci sulle azioni da compiere e poi, una volta riaperti gli occhi, provare a metterle in atto, portando con noi il senso di tranquillità sperimentato nel corso della strategia di rilassamento.
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