Tuttavia, a volte è necessario l’intervento umano, soprattutto per i gatti che vivono all’ aperto e che, spesso, tornano troppo sporchi, con il rischio di prendersi qualche infezione. In questa guida utile, troverete alcuni “rimedi della nonna” per una corretta pulizia del vostro gatto, soprattutto considerando ogni passaggio come un momento di complicità piuttosto che come una lotta, per giunta impari, con il rischio di ritrovarvi pieni di graffi.
La cura del mantello
Innanzitutto la scelta dello strumento: la spazzola. Sono ottime tutte quelle presenti nei negozi per animali, in quanto rispecchiano determinate caratteristiche: non sono di materiale sintetico, sono generalmente ergonomiche per facilitare il movimento e lavabili. I gatti a pelo lungo, vanno spazzolati quotidianamente e si consiglia l’uso di pettini a denti larghi mentre quelli a pelo corto possono essere spazzolati anche solo due volte alla settimana con pettini a denti stretti Spazzolare il gatto è necessario per motivi di ordine pratico e salutare: oltre ad evitare peli su divani, letti, cuscini, pavimento e così via, è il momento migliore per controllare la presenza di pulci, zecche o se ha riportato qualche ferita, soprattutto se il gatto vive all’aperto. In più, si evita la formazione di grovigli di pelo difficilmente districabili o che l’animale ne ingerisca troppo, leccandosi, rischiando fastidiosi rigurgiti di boli di pelo che, con l’andare del tempo possono provocare problemi intestinali seri.
Il bagnetto
Il gatto non ama l’acqua e sarebbe meglio farlo due o tre volte l’anno! L’evento è meno traumatico se li si abitua fin da piccoli, magari con delle bacinelle di acqua a temperatura vicina a quella corporea del gatto, più o meno 38,5 °C. Prima di immergerlo, bagnatelo con un asciugamano, coccolandolo e tentando di trasformare tutto in un gioco. L’acqua va versata delicatamente sulla schiena e mai spruzzata, soprattutto sul musetto e negli occhi. Esistono, in commercio, shampoo alle erbe aromatiche che non contengono agenti irritanti, ma se non si vuol far uso di prodotti commerciali, potete diluire un cucchiaio di aceto di mele in mezzo litro d’acqua, assicurando così pulizia al vostro gatto e rendendo il pelo lucidissimo. Si può anche terminare il risciacquo con qualche goccia di olio essenziale di lavanda o geranio per rendere il pelo profumato. A fine lavaggio, avvolgetelo in un asciugamano pulito e riscaldato, frizionandolo delicatamente per eliminare l’acqua in eccesso e concludete spazzolandolo. Se le macchie sono più resistenti, come catrame, vernice, colla o le fastidiosissime gomme da masticare, potete usare della vasellina o a mali estremi, tagliare il pelo, ma in genere non si rende necessario. Per le gomme da masticare si può usare il ghiaccio che rende dura la gomma e ne permette la rimozione.
La pulizia di occhi, orecchie e naso
Escludendo, in tutti e tre i casi, eventuali patologie o problematiche che richiedono l’intervento specifico del veterinario, sarebbe opportuno usare lozioni e soluzioni specifiche, ma se si vuole utilizzare un prodotto naturale che, comunque , non causi danno al gatto, per la pulizia degli occhi, possiamo preparare un ottimo rimedio salino mescolando 1/4 di cucchiaino di sale grosso con 125 ml di acqua bollente. L’acqua ed il sale vanno lasciati raffreddare, chiusi ermeticamente in un vasetto e riposti in frigo. Questa soluzione dura una settimana e al momento dell’utilizzo va riscaldata a bagnomaria. Per pulire, usate garze sterili piuttosto che il cotone, che potrebbe sfibrarsi a contatto con la pelle, le ciglia e il pelo, lasciando residui.
Le orecchie del gatto, invece, sono delicatissime e vanno toccate il meno possibile, evitando l’uso dei tamponcini auricolari e soluzioni a base di acqua o alcool. Si può preparare una soluzione naturale diluendo poche gocce di tintura madre di Calendula in mezzo cucchiaino di olio di oliva. Con una siringa senza ago, si versa nell’ orecchio delicatamente,facendo attenzione a che la soluzione non raggiunga l’interno dell’orecchio, massaggiate e pulite poi con un dischetto di cotone, inumidito con acqua tiepida, strofinando delicatamente l’interno seguendo il verso di uscita del padiglione auricolare. Il naso del gatto deve essere sempre umido e pulito. Se presenta crosticine all’ angolo delle narici, queste possono essere rimosse semplicemente con un tamponcino di cotone o un fazzoletto imbevuto di acqua tiepida. Se il naso cola o è secco è meglio consultare subito il proprio veterinario di fiducia.
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