Anno nuovo, rincari 2011 nuovi. Purtroppo non è una battuta ma un dato di fatto. I costi delle materie prime lievitano e con loro anche il prezzo finale dei generi alimentari di largo consumo. A rilevare questi dati è stata la UE che nel mese di dicembre scorso ha registrato un +3,4% dei prezzi. Il valore più alto dal 1990! I grossi distributori alimentari d’Europa avvertono i consumatori di questa sensibile impennata dei prezzi. Vediamo come è accaduto.
Paul Polman, amministratore delegato del colosso Unilever (rifornitore di materie prime) ha evidenziato come i cibi a base di olii commestibili sarebbero i prodotti più colpiti dal rincaro. Il prezzo dell’olio di palma (materia alimentare per la quale sono in atto le deforestazioni) e dell’olio di semi di girasole sono aumentati, nel corso dell’ultimo anno, rispettivamente del 75% e 60%. E a chi da la colpa principale? Alle inondazioni e altri eventi climatici imprevisti, che avrebbero provocato di conseguenza dei raccolti cattivi.
Tanto per citare un esempio, l’aumento dei prezzi del grano è uno dei fattori che ha scatenato e continua a scatenare i disordini in Egitto (primo importatore mondiale di grano), oltre che le proteste in Tunisia. Anche i cereali hanno subìto un incremento del 3% circa. Senza parlare poi del petrolio che, sebbene non abbia toccato il massimo storico, sta comunque aumentando il suo costo. Alla faccia di tutti noi consumatori!
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