Il tempo scorre soltanto in avanti ma per ringiovanire un po’ non ci dispiacerebbe poter andare anche all’indietro: in alternativa andiamo a vivere in uno spazio verde.
Se vi dicessero che vivere in prossimità di uno spazio verde può farci ringiovanire, che fareste? A proporre questo interessante connubio tra età biologica e vicinanza agli spazi verdi urbani è stato un team di ricerca che ha visto collaborare Spagna e Stati Uniti. Nell’ambito di uno studio partito nel 1986 e giunto fino al 2006, infatti, i ricercatori hanno analizzato diversi fattori riguardanti un campione di soggetti.
Oltre a prendere in considerazione elementi quali il reddito, l’istruzione o fattori di rischio quali il fumo, gli scienziati hanno prestato attenzione anche alla quantità di spazio verde cittadino a cui i soggetti avevano accesso in prossimità delle loro abitazioni. Si è inoltre fatto riferimento a un processo genetico detto metilazione, mediante il quale è possibile ricostruire l’età biologica degli individui.
Ebbene, stando ai risultati ottenuti, tutti coloro che vivevano in indirizzi circondati dal 20% di copertura verde nel raggio di 5 km erano biologicamente più vecchi di circa 2,5 anni rispetto a quelli le cui case erano circondate dal 30% di copertura verde. Certo, la presenza di parchi nella propria area di residenza incentiva l’attività fisica e l’interazione sociale, anch’essi elementi determinanti per mantenersi giovani più a lungo.
L’attività fisica, in particolare, è universalmente riconosciuta come fondamentale al fine di ridurre il rischio di contrarre malattie cardiovascolari. Pensiamo a un’attività semplice come quella di camminare: secondo uno studio pubblicato sull’European Journal of Preventive Cardiology, si è rilevato che un minimo di 2.337 passi al giorno riduce la mortalità per disturbi a carico del cuore e dei vasi sanguigni, mentre 3.967 passi riducono il rischio di morte prematura.
Risultati di questo tipo aprono le porte a una serie di speculazioni sulla possibile organizzazione urbanistica delle città. Pensiamo alla teorizzazione della città dei 15 minuti proposta per la prima volta dall’urbanista Carlos Moreno nel 2016. L’idea è quella di organizzare i centri urbani in modo che tutti i servizi siano raggiungibili nel giro di un quarto d’ora, preferibilmente a piedi. In tal modo si punta a incentivare l’uso di mezzi di trasporto sostenibili: prime tra tutte le nostre gambe e le biciclette!
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