La spiegazione di come ottenere energia dai limoni questa volta ci arriva non da uno scienziato bensì da un artista, Ennio Bertrand, le cui opere si basano quasi ed esclusivamente sullo studio della luce. Durante la manifestazione Fuorisalone svoltasi a Milano qualche mese fa è stata esposta l’opera “Cielo di Limoni” che spiegava concretamente cosa hanno in comune arte, scienza e sostenibilità.
Nella sua esposizione “Cielo di limoni” Bertrand ha dimostrato come l’agrume è in grado di produrre elettricità; un frutto buono, bello che funziona anche come pila sostenibile! L’opera, esposta già in altri luoghi in Italia e all’estero, consiste in un finto tappeto d’erba su cui sono esposti dei limoni trafitti da alcune lamine di metallo. Come è possibile che ciò accada? Davvero basta così poco per ottenere una fonte rinnovabile pulita e a così basso costo?
Nel caso dei limoni la spiegazione è molto semplice, l’energia elettrica sprigionata deriva dalla trasformazione biochimica del succo acido presente nell’agrume nel momento in cui viene a contatto con il rame e lo zinco. Grazie a questi metalli, la luce che i limoni accumulano durante i mesi della maturazione, riaffiora e si sprigiona; ogni 4 limoni riesce a dare elettricità ad un led! La domanda viene spontanea: per quanto tempo i limoni sono in grado di produrre energia? Secondo l’artista l’opera in questione continuerà a produrre luce per un decina di anni.
Se un’artista è riuscito a trovare il modo di produrre elettricità da un limone, quali sono le potenzialità di ingegneri, scienziati, architetti,…? Se è così facile sfruttare le fonti rinnovabili, perché ancora incontrano enormi difficoltà nella loro diffusione?
Dei nuovi legami tra la "carne finta" e gli stati di depressione sono emersi a…
Quante volte abbiamo mangiato i datteri a Natale? Dopo un pranzo abbondante, spesso accompagnano dolci,…
Indossi il cappello con il pon pon? In pochi sanno che potrebbe essere legato a…