[galleria id=”801″]Si parla tanto di energia in Italia. Sulle scelte che il Governo sta preferendo, ovvero puntare sulle centrali nucleari. Con una ferma opposizione determinata da chi l’atomo proprio non riesce a mandarlo giù. Bisogna dire che la ragione è dalla parte degli oppositori: secondo un recente report, negli ultimi cinque anni le energie rinnovabili hanno dato molta polvere da mangiare al nucleare. Non solo a livello di potenza installata (ben 14 volte maggiore), ma anche per quanto concerne la produzione di energia elettrica (+50%). Vale la pena proseguire la lettura per capirne di più.
Insomma, il nucleare sembra non avere chance! Malgrado questo, è previsto l’insediamento di circa 50 nuovi reattori. Questo perchè molti Paesi, ancora, sostengono che il nucleare sia la scelta giusta per lo sviluppo del settore energetico. Sebbene le prospettive future indicano un calo del rendimento energetico del mezzo nucleare: negli ultimi anni la quota è stata del 14-16%; nel 2020 sono previsti il 13,5-14,6% mentre nel 2030 il 12,6-15,9%)
In termini di rinnovabili, invece, gli obiettivi di Europa, Cina, Usa e Russia prevedono una notevole impennata dei finanziamenti. Il Global Wind Energy Council (GWEC) calcola che, puntando su questa forma di energia, potrebbe verificarsi un incremento del 160% al 2014 della potenza eolica con un passaggio dai 108 GW complessivi di quest’anno ad oltre 400 GW. Per quanto concerne il fotovoltaico, invece, l’European Photovoltaic Industry Association (EPIA) sostiene che con una generosa spinta politica il settore del solare potrebbe arrivare a soddisfare il 12% della domanda elettrica europea nel 2020.
Immagini tratte da:
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