Alcuni astronomi hanno registrato nuovi segnali radio dallo spazio: una scoperta che avrebbe portato anche ad una nuova straordinaria ipotesi in merito.
Gli scienziati continuano a studiare lo spazio e tutti i suoi affascinanti aspetti. Proprio in merito, di recente, è stata effettuata una straordinaria scoperta da alcuni studiosi della McGill University di Montreal, in Canada.
Gli esperti canadesi avrebbero captato dei segnali radio ripetuti provenienti dal profondo spazio. Non si tratta della prima scoperta di tal genere, ad oggi sono stati captati 50 di questi segnali, noti anche come lampi radio veloci(FRB). Ma da dove provengono esattamente?
Canada, captati nuovi segnali radio dallo spazio: lo studio
Nuovi segnali radio dallo spazio, noti anche come lampi radio veloci (Frb, acronimo dall’inglese di Fast radio burst). Si tratta, più nel dettaglio, di fenomeni astronomici che si manifestano come impulsi di pochi secondi e provengono da zone esterne alla Via Lattea, la galassia a cui appartiene il nostro sistema solare.
I nuovi 25 Frb, come riportano i colleghi di Fanpage, sono stati captati da alcuni astronomi della McGill University di Montreal, cittadina del Canada, da sempre impegnati negli studi sullo spazio ed i suoi fenomeni. Lo studio, pubblicato sulla rivista The Astrophysical Journal, è stato condotto tra il 30 settembre 2019 e il 1 maggio 2021 mediante l’utilizzo di strumenti ad alta tecnologia, tra cui il CHIME, radiotelescopio di nuova generazione in dotazione al Dominion Radio Astrophysical Observatory (DRAO) nella Columbia Britannica.
In totale ad oggi sono 50 i segnali radio dallo spazio registrati, una circostanza che potrebbe avvicinare gli studiosi a comprendere il mistero che avvolge il fenomeno. Ad ora, si ipotizza che questi possano derivare dalle ceneri rilasciate quando una stella muore.
Due nuove tipologie di Frb? L’ipotesi degli astronomi
Questi nuovi segnali, però, avrebbero una differenza rispetto a quelli raccolti in precedenza. Più precisamente, in passato le fonti Frb sono state viste scoppiare solo una volta, mentre quest’ultimi più di una volta, circostanza che avrebbe fatto avanzare l’ipotesi, come riporta la redazione Fanpage, della possibile esistenza di due tipologie di Frb con un’origine distinta.
Attraverso questa scoperta, gli scienziati ora potranno studiare più nel dettaglio il fenomeno, ma non solo. Si potrà anche avere maggiori dettagli su quelle che sono le fasi finali della vita di una stella.