In tema di riscaldamento globale il 2010 è stato l’anno più caldo degli ultimi 130 anni. Così affermano gli esperti dell’istituto Goddard della Nasa, i quali sono riusciti a verificare che le temperature medie dell’anno appena passato si sono avvicinate di molto ai dati che sono stati registrati nel 2005, considerato a lungo l’anno con temperature più elevate dopo il 1880. Informazioni e considerazioni che non possono non essere prese in considerazione nell’ambito dell’analisi dei mutamenti climatici che interessano il nostro pianeta e che rischiano di provocare danni ambientali ingenti.
I mutamenti climatici mettono a rischio il ciclo delle piante, ma questo è solo un esempio delle conseguenze determinate dalle variazioni del clima causate dall’azione non ecosostenibile dell’uomo. Gli studiosi sottolineano come questo progressivo aumento della temperatura debba essere collocato all’interno di una tendenza confermata a partire dagli anni ’70. Il pericolo maggiore è rappresentato dal fatto che il fenomeno non sembra arrestarsi, anzi si prevede che è destinato ad ampliarsi in futuro.
Ci si chiede quindi se i tentativi per evitare il riscaldamento globale siano inutili. Di certo comunque non bisogna restare a guardare, anche perché i dati emersi dallo studio sono evidenti e presentano delle chiare coincidenze con ciò che è stato elaborato da altri enti americani.
Occorrerebbero strategie integrate che comprendano l’operato di tutti i Paesi del mondo in vista della sostenibilità ambientale. In effetti l’impegno collettivo è fondamentale per riuscire a portare avanti un impatto ambientale ridotto che non abbia effetti deleteri sul clima.