Il surriscaldamento globale ci pone giorno per giorno di fronte a prove al limite della sopravvivenza. La soluzione possibile alla crisi del clima è nell’energia solare. Vediamo di che si tratta.
Il surriscaldamento globale ha provocato e provoca tutt’oggi imprevedibili cambiamenti nel clima e nelle temperature che nel periodo estivo sfiorano livelli al limite della sopravvivenza. La soluzione potrebbe trovarsi, oltre che nella transizione ecologica e nella virata verso la sostenibilità ambientale promossa e promessa dall’Agenda delle Nazioni Unite, nel tentativo di estrarre CO2 dall’aria per produrre metano.
In buona sostanza la CO2, la tanto avversa anidride carbonica, anziché essere considerata nemesi dell’ambiente, potrebbe essere inquadrata come una possibile risorsa. Di fatto le industre potrebbero immettere C02 senza problemi nell’aria poiché non più considerato nocivo ma poziore per l’ambiente. Quest’ipotesi di primo acchito bizzarra è stata promossa in un articolo pubblicato su Uncharted Territories.
Riscaldamento globale: quando l’anidride carbonica diventa una risorsa
L’anidride carbonica di fatto crea un effetto serra causa del surriscaldamento della superficie terrestre. Le piante invece si servono di questo gas per portare avanti l’essenziale operazione di fotosintesi a loro fisiologica che gli consente di produrre ossigeno. Diverse sono le cose per l’essere umano. La nostra specie necessita, per limitare l’effetto serra e i danni prodotti dall’immissione di un eccessivo quantitativo di C02 nell’aria assieme alla progressiva urbanizzazione dei territori, di un aiuto in più.
Innanzitutto è già in atto un’operazione, prevista e caldeggiata dal Pnrr ,di riqualificazione degli spazi urbani nei termini di un incremento delle zone verdi e delle specie vegetali presenti in città. Adesso si pensa a delle modalità più rapide che permettano all’uomo di considerare la C02 come una risorsa senza gravare esclusivamente sull’azione delle piante. La soluzione è stata rintracciata nel metano e nell’energia solare.
Metano ed energia solare: l’inizio di una nuova era?
Nell’articolo pubblicato su Uncharted Territories, si parla di una modalità alternativa di estrazione del metano (CH4) che contempli non più la sola estrazione da terra bensì anche quella dall’aria per il tramite dell’energia solare. Fantascienza? Pare di no. Il metano, gas naturale, potrebbe essere prodotto attraverso lo stesso meccanismo per cui le piante dalla luce solare acquisiscono C02 e producono poi O2.
L’energia solare verrebbe sfruttata da un macchinario apposito progettato per estrarre dall’aria il carbonio e trasformarlo in metano. Fino a qui il progetto sembra coerente, ma siamo sicuri che sia più conveniente estrarre metano dall’aria piuttosto che dal suolo in termini di costi energetici? Il costo dell’energia solare sta diminuendo per via dell’innalzamento della richiesta di fotovoltaico. Al contempo i costi dell’estrazione del metano dalla terra sono destinati a salire poiché per estrarlo bisognerà andare sempre più in profondità.
Altra domanda che attende risposta è relativa alla quantità d’energia necessaria per ricavare dall’aria il metano. Un pannello solare con una capacità di 1 MW potrebbe riuscire a produrre 128 metri cubi di metano al giorno. Il prezzo standard del metano è di 0,18 dollari, un pannello solare da 1MW potrebbe quindi proddure 23 dollari ogni giorno per arrivare a 10.000 dollari l’anno. Il progetto è ambizioso e ci sono molte altre clausole politiche da tenere a mente, per l’approfondimento si rimanda all’articolo.