Riscaldamento globale: le soluzioni proposte dai vari governi, occorre intervenire in maniera tempestiva per salvare il salvabile.
La crisi climatica è una delle sfide più urgenti che l’umanità deve affrontare nel XXI secolo. Secondo Jim Skea, il neopresidente dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), non possiamo più evitare di sforare la soglia più ambiziosa dell’accordo di Parigi: già nel 2030 le temperature globali potrebbero superare di 1,5 gradi rispetto ai livelli pre-industriali.
Secondo Skea, i governi non hanno messo in atto politiche abbastanza ambiziose per raggiungere gli obiettivi dell’accordo di Parigi. La situazione attuale ci porta verso un mondo più pericoloso, con ondate di calore sempre più intense, tempeste più violente e innalzamento del livello del mare. Tuttavia, non dobbiamo disperare. L’umanità ha ancora il potere di influire sulla traiettoria futura dell’emergenza climatica.
L’IPCC ha evidenziato alcune misure chiave che i governi devono adottare immediatamente per evitare il collasso del clima. Il metano è un gas serra molto potente che contribuisce al surriscaldamento globale. Ridurre le emissioni di metano potrebbe ridurre di oltre mezzo grado il surriscaldamento globale. È necessario bloccare le fughe di metano derivanti dall’estrazione e dal trasporto di petrolio e gas, dalle miniere di carbone e dall’allevamento di bovini.
La deforestazione distrugge i serbatoi di assorbimento del carbonio e può portare a un punto di svolta in cui le foreste diventano fonti nette di anidride carbonica invece di assorbirla. È fondamentale bloccare la deforestazione, in particolare nelle foreste pluviali come l’Amazzonia e il Congo. Oltre alle foreste, è importante proteggere altri ecosistemi naturali come le zone umide, gli oceani e le loro coste. Questi ecosistemi sono importanti serbatoi di assorbimento del carbonio e aiutano a ridurre l’impatto dell’innalzamento del livello del mare.
Gli attuali sistemi alimentari non sono sostenibili. È necessario passare a una dieta più sostenibile, riducendo il consumo di carne e latticini e aumentando il consumo di verdure. Questo potrebbe contribuire significativamente al rallentamento della crisi climatica.
L‘energia rinnovabile, come l’energia eolica e solare, è ora più economica dei combustibili fossili nella maggior parte del mondo. Sfruttare al massimo queste fonti pulite e ridurre il consumo di suolo per l’agricoltura sono misure efficaci per ridurre le emissioni di gas serra.
Ridurre i consumi energetici negli ambiti domestico, industriale e dei trasporti è fondamentale per affrontare la crisi climatica. L’efficienza energetica, attraverso l’adozione di tecnologie più efficienti e pratiche di consumo consapevoli, può contribuire in modo significativo alla riduzione delle emissioni.
Il carbone è uno dei combustibili fossili più inquinanti. È necessario smettere completamente di bruciare carbone e puntare su fonti energetiche più pulite e sostenibili.
È fondamentale che l’azione per il clima venga integrata in tutte le decisioni pubbliche e private. Solo così possiamo sperare di salvare il clima e garantire un futuro sostenibile per il nostro pianeta.
La crisi climatica richiede azioni immediate e ambiziose da parte dei governi, delle imprese e dei cittadini. Le misure necessarie per affrontare questa crisi includono il taglio netto del metano, il blocco della deforestazione, la restituzione dello spazio alla natura, il cambiamento delle logiche dell’alimentazione e dell’agricoltura, lo sfruttamento massimo delle fonti rinnovabili, l’efficienza energetica, lo stop definitivo al carbone e il mettere il clima al centro delle decisioni.
Occorre agire ora per ridurre le emissioni di gas serra e limitare il surriscaldamento globale. Solo così possiamo garantire un futuro sostenibile per le generazioni future. La sfida è grande, ma possiamo ancora fare la differenza se agiamo insieme.
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