La tartaruga è un rettile in grado di vivere anche per oltre un secolo. Non tutti sanno, però, che per detenerla è necessario un documento specifico: ecco quale
Le tartarughe sono dei rettili e sono tra gli esseri viventi più longevi esistenti sulla Terra. Il segreto di questa caratteristica si nasconde nella sorprendente capacità dei loro organi interni di non degenerare con il passare degli anni. Inoltre, le loro richieste energetiche sono alquanto esigue e, dunque, gran parte degli alimenti che ingeriscono servono a perfezionare le loro funzioni organiche. Esistono tartarughe acquatiche, marine o d’acqua dolce. Queste ultime, a differenza delle prime, sono predatori, mentre quelle terrestri sono erbivore.
Inoltre, come animali domestici, a differenza di cani e gatti, non richiedono particolari attenzioni o un’esperienza specifica. Tuttavia, necessitano di particolari bisogni come vasche di dimensioni idonee, luce e un’adeguata alimentazione. Infatti, in assenza di un piano alimentare corretto, la tartaruga potrebbe ammalarsi o morire. La dieta giusta prevede sia fonti animali che vegetali. Tra le prime ci sono: pollo, manzo e tacchino, falene, grilli, gamberetti, krill, pesciolini e vermi. Mentre, nelle fonti vegetali vi rientrano: verdure a foglia, erba cipollina, prezzemolo, mele, melone, banane, bacche e mango.
Le testuggini di terra più conosciute in Italia sono: la Testudo hermanni, la Testudo Graeca e la Testudo Marginata. Tuttavia, per poterle tenere in casa occorre provare di essere in grado di saperle curare e conoscere tutte le loro esigenze. Si tratta, infatti, di specie protette dalla Convenzione di Washington, normativa comunitaria che ha l’obiettivo di tutelare il commercio della flora e della fauna selvatiche e a prevenire la pratica del bracconaggio.
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Dunque, tutti coloro che intendono accogliere nella propria casa una di queste specie ha l’obbligo di richiedere al precedente proprietario la documentazione CITES. In essa dovranno essere indicati in maniera dettagliata i dati, la provenienza dell’animale e il numero di microchip. Soltanto dopo si potrà proseguire con la cessione in base a quanto disposto dall’iter amministrativo. Infine, l’associazione Soccorso Fauna ha evidenziato che chiunque detenga una testuggine mai regolarizzata è punito con una denuncia, sanzioni severe e il sequestro dell’animale.
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