[galleria id=”363″]Alla luce delle recenti tragedie avvenute in Sicilia, il presidente Federico Vecchioni fa sapere al Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo che Confagricoltura contribuirà a ridurre le frane con la piantagione di 1 milione di alberi.
Durante la conferenza “Ambiente e Agricoltura” organizzata a Palazzo Della Valle, Vecchioni giustifica il suo (generoso) operato dicendo “Noi imprenditori agricoli vogliamo riprenderci l’ambiente, la responsabilita’ dell’ambiente. Lo vogliamo per l’aria, per l’acqua e per la terra, da sempre sorelle della nostra opera. E poiche’ siamo gente concreta diamo la misura del nostro impegno: un milione di alberi per l’Italia“. Un’iniziativa che fa onore alla Confagricoltura.
Questo il progetto dell’Associazione agricola italiana: piantare una foresta di 5000 ettari per stabilizzare il terreno a rischio, per rendere rigogliose le colline deturpate, e ridare vitalità ai terreni resi improduttivi. Questa distesa integrerà le già esistenti foreste, che ricoprono il 34% della superficie d’Italia e operano per assorbire più di 10 milioni di tonnellate di CO2 ogni anno. Questo immenso patrimonio, che rendono vivace, bello e salutare il nostro territorio nazionale, viene per di più gestito dalle aziende agricole (delle quali Confagricoltura fa capo).
Il recente disastro di Messina non ha lasciato indifferente nessuno, tantomeno la Confagricoltura. Ma bisogna essere consapevoli del fatto che il rischio frane non interessa solo il Sud Italia (vediamo Sicilia e Calabria, dai recenti fatti di cronaca) ma tutto il Belpaese. La colpa non è di Madre Natura, ma dell’uomo che spesso si dimentica di curarla e preservarla. Prosegue, e conclude, il discorso di Vecchioni: “L’agricoltura chiede attenzione perche’ sa di poter dare all’uomo, alla terra, all’aria tutto quello che ha sempre dato: un contributo alla vita. L’agricoltura da’ anche quando non ha soccorsi di fronte alle tempeste improvvise: lo ha fatto dal momento in cui la piu’ grande crisi finanziaria internazionale di tutti i tempi si e’ abbattuta sull’economia. A difendere il pasto degli italiani, i cui soldi ogni mese valevano una settimana di meno nella borsa della spesa, e’ stata l’agricoltura. Anche se i redditi delle aziende del settore precipitavano”
Immagini tratte da:
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