Sono diverse le strategie che potrebbero essere attuate, per rimediare ai pericoli connessi con il rischio idrogeologico. Eppure a quanto pare non si fa mai abbastanza. Basti pensare che a rischio frane ed alluvioni non ci sono soltanto edifici privati, ma anche edifici pubblici, come per esempio scuole e ospedali. Pericoli in sostanza connessi ad un impatto ambientale che rende difficile attuare previsioni e rimedi opportuni.
Il primato dei pericoli connessi ai danni ambientali spetta alla Campania, ma anche Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia e Veneto non sono esenti da possibili pericoli. É difficile insomma poter dire che viviamo in un Paese ad impatto zero. Infatti il rischio idrogeologico per molti versi è da imputare proprio alla messa in atto di comportamenti che denotano una mancanza di rispetto per l’ambiente nel quale viviamo.
Da non sottovalutare neppure il rischio sismico, che è un altro dato che emerge dal rapporto e che interessa quasi la metà della popolazione dell’Italia. Puntare sulla prevenzione è d’obbligo.
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