Alcuni tipi di stufe possono diventare pericolose: il rischio nasce dalla loro diffusione di monossido di carbonio
Il monossido di carbonio è un gas estremamente pericoloso per la salute dell’uomo: è per questo che bisogna fare attenzione con le stufe. Alcuni tipi possono produrne e mettere a rischio la vita delle persone all’interno della stanza. Spesso, chi lo respira ne è anche inconsapevole: il gas è inodore, incolore e insapore. Soprattutto durante la stagione invernale, emergono spesso casi di morti dovute ad inalazione di monossido di carbonio.
E’ a tutti gli effetti un killer invisibile che uccide in modo silenzioso: ogni anno in Italia, porta alla morte circa 5000 persone. In media 15 ogni giorno. E con molta probabilità si tratta anche di cifre sottostimate, che escludono semplici casi di intossicazione.
A produrre il monossido di carbonio è qualsiasi tipo di combustione contenente carbonio, vale a dire carbone, legna, gas e pellet. Di conseguenza, proprio le stufe alimentate con questi combustibili risultano essere le più pericolose. Qualora fossero posizionate in spazi molto ampi, la loro pericolosità si riduce: ma in ambienti chiusi, come può essere un appartamento, possono rivelarsi anche letali.
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Se l’ambiente è poco areato, il gas si accumula fino ad arrivare ad una concentrazione molto alta che risulta tossica per l’organismo. Dunque, va riposta la massima attenzione nei confronti di stufe a legna, camini, caldaie a gas, scaldabagni, canne fumarie e bracieri. Il loro funzionamento deve essere sempre monitorato con costanza.
Il monossido di carbonio agisce legandosi all’emoglobina, formando la carbossiemoglobina, che riduce la quantità di ossigeno per organi e tessuti. Quindi, prima di tutto vengono danneggiati gli organi più sensibili alla mancanza di ossigeno, vale a dire il cuore e il cervello. I primi sintomi di malessere sono: stanchezza, mal di testa e senso di nausea.
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Quando si inala il monossido ad alta concentrazione, i sintomi si aggravano: l’intossicazione determina vomito, confusione mentale, perdita di coscienza, dolore al torace, cardiopalmo, convulsioni e, infine, coma e morte. Al fine di evitare questa tragedia, è bene effettuare una regolare manutenzione degli impianti di riscaldamento e assicurarsi che funzioni il tiraggio dei condotti di areazione e delle canne fumarie.
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