Nella top ten 3 regioni italiane a rischio ambientale a causa del cambiamento climatico ed eventi metereologici estremi.
Tre regioni Italiane rientrano nella top ten delle zone Europee più esposte al cambiamento climatico, occupando tristemente: quarto, quinto e ottavo posto.
L’agenzia, Xdi The Cross Dependency Initiative, specializzata nell’analisi del rischio climatico e ambientale ha stilato un report. I risultati ottenuti non promettono nulla di buono, soprattutto perché a farne parte ci sono tre regioni italiane.
Quali sono le regioni più a rischio? Cosa rischiano?
Le regioni che rientrano nella top ten delle zone Europee più esposte sono: Veneto quarto posto, Lombardia quinto posto ed Emilia-Romagna ottavo posto. Secondo lo studio sarebbero queste le regioni italiane ad alto rischio ambientale e climatico.
Secondo lo studio i rischi principali sono inondazioni fluviali e costiere, caldo estremo, congelamento, incendi boschivi, vento forte e movimenti del suolo. Questo basta per farci riflettere e per farci capire che serve un cambio di rotta notevole se non si vuole peggiorare la situazione.
Lo studio realizzato dagli analisti ha preso in considerazione diversi paesi del mondo e secondo dei precisi dati e risultati si è arrivati alla conclusione.
Nel dettaglio i paesi del mondo oggetto di studio e analisi sono stati 2600 in base a previsioni probabilistiche su danni a edifici e proprietà causati da eventi estremi.
Questa la lista dei paesi che rischiano di più secondo il risultato dell’analisi.
- Bassa Sassonia (Germania)
- Fiandre (Belgio)
- Krasnodar (Russia)
- Veneto (Italia)
- Lombardia (Italia)
- Alta Francia (Francia)
- Stavropol’ (Russia)
- Emilia-Romagna (Italia)
- Baviera (Germania)
- Rostov (Russia)
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Lo studio ha stabilito che Bassa Sassonia, Fiandre, Krasnodar, Veneto e Lombardia occupano le prime posizioni, ma le due regioni italiane si distaccano di pochissimo rientrando addirittura nella top five. Questo basta per ricordare ancora una volta che il cambiamento climatico è qualcosa che non ci riguarda da lontano, ma è un fenomeno che non si può e non si deve sottovalutare. Da qualche anno si possono già notare i primi effetti del cambiamento climatico nel nostro paese, basti pensare ai danni causati dalle alluvioni. È importante, però, pensare il cambiamento climatico anche sul piano finanziario, intervenire ora è fondamentale.