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Alimentazione

Riso geneticamente modificato: può essere la soluzione alla carenza di cibo

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Il riso geneticamente modificato potrebbe essere la giusta soluzione per sopperire alla carenza di cibo? L’importante studio è pronto ad offrirci una speranza. 

Riso modificato
Riso basmati su tagliere (foto da Pixabay) – Ecoo.it

Numerosi studi si stanno attuando per trovare la giusta soluzione a quella che è considerata da sempre una piaga societaria, seppur non solo dei nostri tempi: la carenza di cibo. Un problema che abbiamo sempre avuto ma che forse oggi lo si percepisce con una maggiore consapevolezza e con una voglia maggiore di porvi rimedio.

Vedere che ancora in alcuni angoli del mondo si patisca la fame è davvero disdicevole, un fallimento – lo possiamo dire chiaramente – per tutti noi. Ecco perché varie branche del sapere stanno collaborando affinché si possa mettere insieme un piano per rendere ospitali anche i luoghi piu’ difficili dove vivere.

Riso geneticamente modificato: in cosa consiste

Con l’innalzamento del livello del mare a causa del cambiamento climatico, sono numerosi i paesi che subiscono le inondazioni di acqua marina, un danno per l’ambiente incredibile se si pensa che l’acqua salata del mare distrugge i raccolti che non tollerano la presenza del sale. In particolare il riso. Ed è proprio questo alimento a subire le minacce derivanti dai cambiamenti climatici. Una fonte preziosa di sostentamento per 3,5 miliardi di persone ogni giorno. Ed il Vietnam è uno di quei paesi che sta subendo una forte interferenza dell’acqua di mare.

riso in ciotola per pasto (foto da Pixabay) – Ecoo.it

Alla luce di quanto è emerso, è partito uno studio dall’Institute for Sustainable Food dell’Università di Sheffield il quale ha pensato che la modifica genetica del riso  – nei modi che adesso vedremo – potrebbe renderlo resistente al sale. Allora si è pensato di ridurre il numero di stomi; per chi non lo sapesse, sono delle piccole aperture adibite alla perdita d’acqua.

Anni fa un’altra scoperta aveva dimostrato che la riduzione del numero e delle dimensioni degli stomi consente al riso di risparmiare il 60% di acqua, in cosa si traduce questo? Che può essere piantato anche in zone soggette a siccità.

Riso modificato, la scoperta dei ricercatori

Riso nero (foto da Pixabay) – Ecoo.it

“…le varietà di riso che hanno meno stomi possono sopravvivere con meno acqua e in luoghi con acqua salata. Nel frattempo, le varietà di riso naturali con meno stomi e più grandi sono in grado di prosperare a temperature più calde”. Partendo da queste pregresse scoperte, si è giunti poi a nuovi risultati adducendo quindi che il riso può essere adattato per sopravvivere a luoghi difficili a causa dei cambiamenti climatici. Questo farà sì, che la carenza alimentare possa essere combattuta con uno sguardo speranzoso verso il futuro.

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