Come funziona in bolletta la fascia oraria, in che modo ti fa risparmiare e come puoi controllare quella che è la spesa che è connessa alla stessa
Nella nostra bolletta la fascia oraria è un qualcosa che può sul serio fare la differenza e farci così risparmiare. Una cosa che occorre davvero tenere a mente e che ci darà una mano a fare fronte alla crisi energetica, che da un anno ormai imperversa con gli aumenti tremendi di luce e gas.
All’interno della bolletta la fascia oraria è indicata da una apposita dicitura, alla quale è legata una porzione della giornata e della settimana nel corso della quale risulterà più conveniente tenere in funzione gli elettrodomestici di casa nostra. Il concepimento di questo strumento viene incontro a quelle che sono le esigenze degli utenti.
Quanto consultiamo una bolletta, le fasce orarie saranno contraddistinte da una apposita dicitura che ci aiuterà a riconoscerle molto facilmente. Queste tariffe sono state ideate nel 2007 su disposizione dell’ARERA, che allora era nota come AEED.
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Sono le lettere F1, F2 e F3 ad indicarle. Gli orari che le delimitano sono i seguenti:
Azionare un elettrodomestico all’interno degli orari della fascia di consumo F1 comporterà una erogazione di corrente elettrica massima. Il risparmio sarà dettato quindi da un breve utilizzo. Invece si risparmierà di più in bolletta nella fascia F2 e soprattutto in quella F3, perché i rispettivi prezzi di mercato saranno più bassi.
Perciò conviene azionare la lavatrice, la lavastoviglie o l’asciugatrice all’ultima ora della domenica o di un giorno di festa come Pasqua o Natale per ottimizzare il rapporto relativo a consumi e risparmio. La spesa relativa che si riferisce alle fasce energetiche è indicata in bolletta alla voce “spesa per la materia energia”.
E questa applicazione è valida se è prevista dalla propria tariffa di fornitura elettrica quando è stato stipulato l’apposito contratto con il fornitore di riferimento. Spesso le fasce F2 e F3 sono considerate tutt’uno e si parla quindi di tariffa bioraria, che è tipica del mercato tutelato.
Il quale però rimarrà in vigore solamente fino al 10 gennaio 2024. Dopo questa data avrà luogo il passaggio al mercato libero, con gli utenti che potranno decidere a quale fornitore avvalersi. Altrimenti tale scelta avverrà in automatico.
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