Sul fronte del risparmio energetico, dalla Svizzera provengono alcuni dati in chiaro scuro. I consumi energetici del Paese si sono infatti ridotti di 2,5 punti percentuali, dimostrando pertanto un generico minor impatto della nazione sull’ambiente. Di contro, è però vero che tale flessione dei consumi sembra esser stata provocata soprattutto dalla crisi economica che ha colpito il Continente (e non solo) e l’aumento delle temperature atmosferiche.
Insomma, stando almeno alle prime considerazioni della stampa elvetica, sembrerebbe che più che una miglior efficienza energetica, la Svizzera abbia potuto ridurre i propri consumi soprattutto a causa di macroelementi esogeni come, ad esempio, l’aumento delle temperature che hanno provocato una minore esigenza di accensione degli impianti di riscaldamento per le abitazioni, o la crisi che ha ridotto le attività industriali, con conseguente minore emissione di Co2.
Ancora più nel dettaglio, rileviamo che il consumo energetico complessivo della Svizzera avrebbe subito un calo di 2,5 punti percentuali rispetto al 2008, con una flessione del consumo di energia elettrica pari a 2,1 punti percentuale, del gas naturale di 4 punti percentuali e di olio da riscaldamento per 3,9 punti percentuali.
Positiva anche la flessione nei consumi di benzina (- 2,7 punti percentuali), contro l’incremento del diesel (+ 1,6 punti percentuali). Diminuisce ancora l’utilizzo di biocarburanti (- 28,6 punti percentuali), mentre subisce un ulteriore sviluppo l’impiego di energia prodotta da fonti rinnovabili.
Immagine tratta da scrapetv.com
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