Cos’è il risparmio energetico e come applicarlo alla vita di tutti i giorni? Non stiamo parlando solo di teoria. Dato che mettere in atto buone pratiche per risparmiare energia conviene nel quotidiano. E non è così complesso come può sembrare. D’alltronde ce ne possiamo rendere conto ogni volta che ci troviamo a dover pagare una bolletta elettrica o del gas. Sappiamo bene, da consumatori, che ogni nostra attività, dalla più semplice a quella più complessa, porta a un consumo di energia.
Se scende la sera accendiamo con un clic dell’interruttore la luce che ci permette di continuare a vedere all’interno delle nostre abitazioni. Con la semplice pressione di un bottone accendiamo la televisione, la radio, il computer e qualsiasi altro elettrodomestico serva ai nostri scopi. Per caricare l’iphone o il cellulare basta inserire la spina nella presa. Dal frullatore alla lavatrice, passando per l’asciugacapelli, ogni nostra attività umana, in pratica, necessita di corrente elettrica e consuma energia.
E tutto sembra così ovvio, ma dovremmo avere sempre a mente una specie di guida al risparmio energetico. Questa è una questione importante da affrontare e valutare. Dato che le conseguenze negative di un uso eccessivo delle fonti di energia, specialmente, quelle non rinnovabili, sono sotto ai nostri occhi. Si tratta di cambiamenti climatici, generati anche dai gas a effetto serra dovuti ai combustibili fossili. Come degli scioglimenti dei ghiacciai e conseguenti perdite di interi ecosistemi.
È ora di capire che ogni nostra scelta, fatta al sicuro delle nostre quattro mura domestiche, può essere ecosostenibile. Oppure, al contrario, contribuire a causare disastri al nostro pianeta. E può anche, più concretamente, costarci tantissimo in bolletta. In conclusione, le nostre scelte hanno un impatto ambientale. Quindi capire che le risorse a nostra disposizione non sono eterne, ma destinate a finire, è il primo passo per capire come mettere in atto un corretto risparmio energetico.
Come si fa a imparare e non sprecare? Ad esempio usando elettrodomestici green, montando lampadine led a risparmio energetico, progettando la riqualificazione energetica della nostra casa.
Proprio a questo proposito vale la pena dare un’occhiata a tutte le diverse detrazioni e le agevolazioni fiscali per il risparmio energetico. Che sono a disposizione di tutti coloro che vogliono ristrutturare casa. Oppure che vogliono acquistare elettrodomestici a basso consumo, ne parliamo di seguito. Così come sono tante le buone abitudini da seguire in casa per consumare sempre meno energia. E risparmiare ogni giorno sulla bolletta. Anche questo argomento verrà approfondito nelle schede successive.
Sono diverse le detrazioni e agevolazioni fiscali per chi vuole ristrutturare casa. E migliorare così l’efficientamento energetico con un occhio al risparmio e uno all’ambiente. Vediamo nello specifico quali detrazioni e agevolazioni si possono richiedere per l’anno 2020.
I contribuenti che eseguono interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti possono detrarre una parte delle spese sostenute per i lavori dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) o dall’imposta sul reddito delle società (Ires). Proprietari (imprenditori in caso di immobili non residenziali, o semplici cittadini) ma anche i condòmini (per gli interventi sulle parti comuni condominiali). Inquilini o comodatari, tutti possono richiedere l’agevolazione.
L’importo da portare in detrazione dalle imposte può variare dal 50% al 85% della spesa in base alle caratteristiche dell’intervento. Può comprendere sia i costi per i lavori relativi all’intervento di risparmio energetico che per acquisire la certificazione energetica richiesta.
Chi deve arredare un immobile oggetto di ristrutturazione edilizia a partire dal 1° gennaio 2019 può ottenere una detrazione Irpef del 50%. Utile per comprare (per tutto il 2020, ma solo con bonifico o carta di debito o credito) mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A o superiore per i forni e lavasciuga). La detrazione si calcola su un importo massimo di 10.000 euro (complessivi di spese di trasporto e montaggio). E deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo.
Fra i grandi elettrodomestici per cui si può chiedere il bonus rientrano: frigoriferi, congelatori, lavatrici. Lavasciuga, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura. E poi stufe elettriche a risparmio energetico, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde. Nonché tutti gli apparecchi elettrici di riscaldamento. Non solo, anche radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.
Tra le detrazioni per risparmio energetico è stato prorogato il bonus condizionatori 2020. Per chi vuole acquistare o sostituire il vecchio condizionatore di casa con uno a pompa di calore a risparmio energetico. A seconda dell’acquisto, il contribuente può ricevere il bonus del 50% se l’acquisto riguarda un condizionatore da installare in casa per una ristrutturazione ordinaria.
Stesso bonus in caso di acquisto di un condizionatore con classe energetica uguale o maggiore di A+ nel caso di ristrutturazione straordinaria. La detrazione sarà del 65% per chi acquista un nuovo condizionatore. Purché sia a pompa di calore ad alta efficienza energetica per sostituire uno di classe inferiore.
Dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 i lavori di riqualificazione energetica e di miglioramento sismico degli edifici eseguiti dai proprietari di prime case e dai condomini potranno beneficiare di ecobonus e sismabonus al 110%. L’agevolazione potrà essere fruita come detrazione fiscale. Oppure come sconto in fattura con cessione del credito all’impresa che ha realizzato i lavori o a banche o ad altri intermediari finanziari.
Il bonus sarà spalmato su un arco temporale di 5 anni. Si potranno ad esempio installare impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica. Sostituire impianti di climatizzazione vecchi, eseguire interventi di isolamento termico. Interessante è la possibilità di installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.
Cosa bisogna fare per rendere una casa energeticamente più efficiente e risparmiare corrente elettrica? Si parte dall’analizzare il proprio stile di vita. Molte volte non abbiamo cura di tutti gli sprechi di energia a cui potremmo fare attenzione. Per il bene dell’ambiente ma anche e soprattutto del nostro portafoglio. Allora andiamo ad analizzare i nostri comportamenti e stiliamo una sorta di piccola guida al risparmio energetico casalingo.
Ormai montare lampadine led è per molti una scelta ovvia. Mentre solo fino a qualche anno fa in commercio si trovavano ancora i vecchi bulbi con filamento di tungsteno, o le lampade alogene, oggi cadute in disgrazia (furono messe al bando dal 2018). In commercio esistono ancora i faretti a 12 V con attacco Gu5.3 e con attacco Gu10, come le più piccole con attacco G9 e R7s.
Ma perché è meglio usare le lampade led? E che differenza c’è con le lampadine a risparmio energetico? Si tratta di lampadine a fluorescenza, dette anche ‘a basso consumo’. Funzionano grazie alla presenza di vapori di mercurio e di materiali fluorescenti. Per illuminarsi al massimo devono ”scaldarsi”, tendono a perdere luminosità alle basse temperature e sono molto fragili.
Rispetto alle alogene hanno un 25% di efficienza in più, ma le lampadine a led restano migliori. Non solo perché durano più a lungo ed emettono il 90 per cento in più di luce rispetto a una lampadina alogena (e con solo il 10% di calore). Ma perché, soprattutto, hanno un bassissimo consumo energetico. Ovviamente resta imprescindibile la buona abitudine di spegnere le luci quando non ci si trova in una stanza e quindi non serve che sia illuminata.
Per risparmiare ogni giorno l’energia consumata in casa è buona abitudine non lasciare gli elettrodomestici in stand-by. Se non siete sicuri provvedete a staccare la spina di elettrodomestici, apparecchi elettronici, trasformatori e caricatori di cellulari o altro. Soprattutto se sentite una sorta di ronzio. Chiariamo che quando un televisore, ad esempio, è in stand by, non è spento. In pratica resta in modalità di attesa e non è in modalità risparmio energetico.
Questo significa che il dispositivo non è operativo, ma è pronto a esserlo non appena gli si dà un comando (ad esempio premendo un tasto del telecomando). In genere ci rendiamo conto di questa funzione attiva grazie a una piccola lucina rossa (un led). Ovviamente il gran consumo di energia non è dovuto al led che di per sé consuma pochissimo. Ma perché i circuiti all’interno dell’apparecchio restano alimentati e quindi assorbono energia.
Anche scegliere dei buoni elettrodomestici può aiutarci a utilizzare meno energia. I consumi degli elettrodomestici che usiamo ogni giorno possono arrivare fino all’80% dell’ammontare della bolletta dell’energia elettrica di casa. Per risparmiare dobbiamo imparare, per prima cosa, a saper leggere l’etichetta energetica degli elettrodomestici.
Tra gli apparecchi che consumano energia e che hanno l’etichetta energetica, troviamo frigoriferi e congelatori. Ma anche forni e cappe aspiranti, lavatrici, lavasciuga, asciugatrici. E poi lavastoviglie, scaldabagni (boiler), condizionatori, televisori. Per finire con aspirapolveri e lampadine.
Quali sono gli elettrodomestici che consumano di meno? La classe energetica va in ordine alfabetico, da quelli a più basso consumo, ossia A+++, A++ e A+. Man mano fino ad andare a quelli che consumano di più: A, B, C,D e così via. Partendo da qui possiamo prima di tutto acquistare elettrodomestici a basso consumo. E poi adeguare i nostri comportamenti per evitare significativi e inutili consumi di energia.
A che ore conviene fare le lavatrici? Non c’è una risposta unica, molti hanno un contratto con tariffa monoraria. Il che significa che il prezzo dell’energia resta invariato per tutte le ore del giorno e tutti i giorni della settimana. Le fasce orarie più adatte a risparmiare dipendono quindi dal proprio fornitore di servizi.
Infatti a seconda del tipo di abbonamento che abbiamo sottoscritto con chi ci fornisce l’energia ci possono essere delle tariffe agevolate. Sono stabilite in base all’orario in cui la componente energia ci costa di meno.
A titolo di esempio potrebbero essere: Fascia F1-dalle 8:00 alle 19:00, dal lunedì al venerdì. Fascia F2: dalle 07:00 alle 8:00 e dalle 19:00 alle 23:00. Dal lunedì al venerdì e il sabato dalle 7:00 alle 23:00. Fascia F3: dalle 23:00 alle 07:00 dal lunedì al sabato e la domenica e i festivi. Informatevi quindi presso il vostro fornitore di corrente elettrica per capire quale sia la fascia oraria più vantaggiosa per voi.
Per rendere efficiente la nostra abitazione ed ottenere un concreto risparmio energetico in casa occorre progettare gli interni in modo da non consumare troppa energia. In alternativa si possono realizzare degli interventi appositi. Quindi dei lavori di ristrutturazione per aumentare il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti. Come abbiamo visto nelle schede precedenti si può anche ricorrere a bonus e agevolazioni adatte a questo scopo.
Partiamo con l’isolamento termico, importante per ridurre il fabbisogno energetico per il riscaldamento. Per arrivare al risultato ottimale e ottenere un vero e proprio miglioramento termico dell’edificio può essere utile eseguire coibentazioni delle varie stanze. Con il fine di isolarle perfettamente dall’esterno. Ad esempio montando tapparelle coibentate, cambiando vetri e infissi delle finestre, realizzando nuovi pavimenti.
E magari anche abbandonare il vecchio impianto con caldaia e termosifoni in favore di un impianto di riscaldamento che rende la vostra una casa passiva. Dove cioè le temperature rimangono costanti sia in estate che in inverno. Si tratta di un sistema che permette di assorbire energia naturale e convogliarla all’interno della casa per scaldarla.
Tra i tanti sistemi di riscaldamento passivo usati, quello più semplice è il cosiddetto ”a guadagno diretto”. Funziona con l’energia solare che entra nella casa attraverso ampie vetrate disposte a Sud. Il calore si diffonde e viene anche assorbito dalle superfici interne della casa (pareti, arredi e pavimenti) per poi essere rilasciato gradualmente.
Risparmiare acqua in casa non è difficile e dovrebbe diventare un’abitudine imparare a ridurre gli sprechi partendo dai piccoli gesti di ogni giorno. Dei benefici ce ne possiamo rendere conto in bolletta (e sull’ambiente). Prima di tutto si possono riparare le perdite, anche se sembrano poche gocce. Si possono montare filtri ai rubinetti in modo da rompere il getto con l’aria e far uscire meno acqua.
Poi è sempre bene chiudere i rubinetti quando ci si lava i denti o si fanno barba e doccia. Si possono montare cassette del water con il doppio pulsante per usare meno acqua, quando serve scaricarne meno. Ovviamente è una buona idea usare elettrodomestici che usano meno acqua, come lavatrici e lavastoviglie di nuova generazione. E poi usare questi elettrodomestici solo a pieno carico.
L’acqua piovana è una risorsa preziosa ed è possibile raccoglierla per poterla usare quando occorre grazie a sistemi montati sui tetti delle case. Ad esempio si possono collegare a serbatoi installati alla base degli edifici. L’acqua piovana, depurata comunque da eventuali scorie, può essere utile per tutti gli usi non potabili. Dalle pulizie di ambienti agli oggetti, dal lavaggio del bucato all’uso per gli scarichi dei WC, fino all’irrigazione di piante, orti e giardini.
Pannelli solari
I pannelli solari riescono a trasformare l’energia solare in energia utile per l’uomo. Che sia calore da convogliare negli ambienti o per produrre acqua calda sanitaria, fino a generare elettricità. Rispetto a qualche anno fa realizzate un impianto è abbastanza semplice e relativamente poco costoso. Grazie anche agli incentivi statali. Il vantaggio principale è che si tratta di una tecnologia ormai affidabile e ben rodata.
E in pochi anni si può ammortizzare la spesa e, in caso di iperproduzione, anche rivenderla e ottenere una sorta di rendita. Ma anche senza pensare in grande. Val la pena sapere che ci sono in commercio anche delle semplici tapparelle che sfruttano i raggi solari per produrre energia elettrica. Sono delle vere e proprie tapparelle fotovoltaiche!
In conclusione, se mettiamo in pratica i consigli racchiusi in questa guida al risparmio energetico che avete appena letto potete senz’altro riuscire a migliorare l’efficienza energetica della vostra casa. Prima di tutto partendo dai comportamenti che mettete in atto ogni singolo giorno, da un cambiamento negli stili di vita senza dimenticare l’impatto ambientale.
Per poi affidarsi alle più moderne tecnologie che ci permettono un vero efficientamento energetico delle nostre abitazioni. Anche attraverso l’uso di elettrodomestici smart. Sì ai miglioramenti tecnologici, sì all’ottimizzazione della gestione energetica e alla diversificazione dell’approvvigionamento di energia. Occorre davvero dire basta a sprechi e perdite di energie in favore di un uso delle risorse sempre più sostenibile.
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