[galleria id=”357″]In questo mondo dove si rincorre il tecnologico ed il sofisticato, qualcuno sta remando controcorrente. Infatti, alle soglie del 2010 gli Stati Uniti scoprono, per asciugare il bucato, un’usanza antica ma sempre efficace: stendere i panni al sole, all’aria aperta.
Qui in Italia, per molti è un’abitudine. Chi non ha spazio nelle proprie abitazioni ma dispone di un ampio giardino o cortile per stendere, lo fa senza problemi. L’asciugatrice è un elettrodomestico non molto diffuso da queste parti, mentre in America è componente d’arredo insostituibile. O quasi. Perchè prende sempre più piede l’anacronistico metodo dell’asciugatura dei panni fuori, ai raggi solari. Se consideriamo che nelle case americane questo apparecchio consuma da solo il 6% della corrente elettrica utilizzata da un’intera famiglia, la simpatica news giunge come una lieta novella.
La “moda” in questione prende sempre più piede: più spesso si vedono fuori dai balconi USA i fili per il bucato e gli stendibiancheria, noncuranti delle legislature, tanto che alcuni Stati stanno prendendo in considerazione l’ipotesi di cambiare le normative in vigore. Perchè per chi non lo sapesse, prima che la tendenza si imponesse molti Stati d’America vietavano di appendere il bucato sul balcone. Finora, Vermont e Utah sono riusciti a rivendicare questo diritto, mentre per gli altri la crociata è appena iniziata.
60 milioni di americani vivono in comunità private, dove nella maggior parte dei casi non viene consentito di appendere la propria biancheria ad asciugare. Il motivo, che ai più suona assurdo, è che il gesto “erode i diritti di proprietà” e “mina l’autonomia delle comunità private”. Questo sostengono gli immobiliaristi e le associazioni delle comunità private. La verità va invece cercata altrove: infatti, questa usanza “casereccia” viene interpretata come indicatore di presunta povertà, che andrebbe quindi ad intaccare il valore delle proprietà immobiliari.
Immagini tratte da:
flickr.com
pressante.com
casahelp.com
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