Il comportamento aggressivo del cane, delle volte, può sfociare anche in vere e proprie risse con i suoi simili: chi è responsabile in questi casi
I cani spesso sono animali territoriali e dominanti, tutte caratteristiche che possono causare qualche spiacevole episodio quando si scontrano due soggetti, specie se dello stesso sesso. Dunque, se si è consapevoli che il proprio cane è piuttosto predisposto al litigio sarebbe meglio adottare alcuni accorgimenti per evitarlo. Ad esempio, è fondamentale evitare le aree cani nell’ora di punta allo scopo di limitare al massimo le occasioni di scontro. In ogni caso, bisognerebbe instaurare un rapporto di fiducia con il proprio cane, fondato soprattutto sull’obbedienza. In tal modo, infatti, il padrone potrà giocare d’anticipo, riconoscendo immediatamente gli atteggiamenti aggressivi del cane, stroncandoli prima che si traducano in comportamenti violenti.
Quando il proprio cane è coinvolto in una rissa con i suoi simili è importante sapere che la responsabilità è senza dubbio del padrone. Tuttavia, le circostante possono essere davvero molteplici e a seconda della dinamiche possono variare anche i possibili scenari. Ad esempio, quando un cane lasciato libero ne aggredisce un altro tenuto regolarmente al guinzaglio è evidente che la responsabilità cadrà interamente sul proprietario del cane che passeggiava libero.
Leggi anche: Potresti trasmettere questo virus al gatto che hai in casa
Invece, se lo scontro è tra due cani entrambi lasciati senza guinzaglio, la responsabilità sarà chiaramente ripartita tra i due proprietari. Tuttavia, prima di imputare la colpa all’uno o all’altro sarà sempre importante analizzare il caso concreto, in quanto non esistono mai episodi uguali tra loro. Ad esempio, già nelle aree di sgambamento i cani sono liberi di passeggiare senza guinzaglio. In ogni caso, però, un’eventuale rissa non esonera il padrone dell’animale dalla responsabilità.
Leggi anche: Bradipo dalla testa a forma di noce di cocco: la nuova specie
Proprio recentemente la Corte di Cassazione con la sentenza n. 31874 del 2019 ha condannato una donna in quanto il proprio cane ha morso un bambino di cinque anni che si trovava, insieme alla nonna, in un’area cani. La padrona del cane, infatti, dopo averlo lasciato libero, si era allontanata lasciandolo incustodito. Dunque, il padrone non deve mai distogliere l’attenzione dal proprio animale anche quando quest’ultimo si trova nelle aree a lui riservate.
Produzione della birra, come funziona e come mai gli scarti non vanno gettati via, scopri…
Sorge nella Capitale di uno dei Paesi più ipnotici al mondo il primo grattacielo completamente…
Prezzo gasolio, le possibilità di variazioni in vista della stagione invernale. La speranza di spendere…