Nel comune di Caserta sono arrivate le prime sanzioni a carico dei ristoratori che non rispettavano la raccolta differenziata dei rifiuti. Potrebbe essere un precedente da estendersi a tutta la penisola
Il problema della raccolta differenziata, specialmente nelle città d’arte, piene di turisti e di attività di ristorazione, non è da attribuire esclusivamente ai singoli cittadini. Le attività di ristorazione sono responsabili di una copiosa ed ingente quantità di rifiuti emessa ogni giorno. La prassi di chi vive in città può far vedere quanto finiscano nei cassonetti dell’indifferenziata anche rifiuti che dovrebbero essere divisi. Come ad esempio la plastica, che contiene gli alimenti, o i cartoni per gli imballaggi delle forniture.
In alcune aree delle città esiste per gli esercizi di ristorazione la raccolta porta a porta, esercitata dalle differenti cooperative che si occupano dei diversi materiali di raccolta. Tempo fa ad esempio nel comune di Roma ogni esercizio commerciale aveva un codice che veniva evidenziato nel momento in cui si effettuava la raccolta. Tuttavia questa forma di monitoraggio non è stata sufficiente ad evitare che i rifiuti invadessero la città. Con l’aggravante che i sacchi lasciati per strada venivano aperti e spalmati sul pavimento dai numerosi rapaci presenti, quali gabbiani, cornacchie e piccioni.
Esiste una legge precisa destinata a cittadini ed esercizi commerciali che stabilisce la comminazione di una sanzione per errato conferimento dei rifiuti. In alcune città, dove esiste la raccolta porta a porta, sono state somministrate multe ai condomini. Tuttavia, la bene influente lobby dei ristoratori non era stata ancora intaccata prima che nel mirino delle autorità finissero i ristoratori del comune di Caserta.
A seguito di ispezioni specifiche sono fioccate numerose multe e sanzioni. Questo all’interno di un piano di ispezioni ambientali comunale. Sono state rilevate numerosi errori di conferimento dei rifiuti non differenziati o selezionati in modo sbagliato. Se questo tipo di controlli, purtroppo necessari, si estendesse a tutta la penisola, probabilmente buona parte dei rifiuti provenienti dalle attività commerciali e di ristorazione contribuirebbe maggiormente a migliorare la raccolta differenziata di tutto il Paese.
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