La tragica storia di Nathan, risucchiato dalla pompa di una piscina mentre si trovava in un parco acquatico. Qual è stata la sorte del piccolo? È riuscito ad aver salva la vita?
Nessuno penserebbe mai di recarsi in un parco acquatico per divertirsi, ed invece ritrovarsi in pericolo di vita. Eppure, sebbene fenomeni del genere siano piuttosto rari, è pur vero che, nel momento in cui si verificano, pochissime persone sono a tal punto fortunate da poterli raccontare.
Quest’oggi, nella fattispecie, vogliamo narrarvi di una storia che è emersa grazie all’account TikTok dell’utente Tigerstorie. Il giovane protagonista della tragica vicenda che approfondiremo è Nathan Clark, un bambino di soli 14 anni che, oramai parecchi anni fa, si era recato assieme alla sua famiglia in un parco acquatico thailandese. Era il luglio del 2009, e l’unico intento della famiglia era quello di trascorrere una giornata spensierata tutti assieme.
Né Nathan, né tantomeno suo fratello si aspettavano che quella giornata, nel giro di pochi istanti, si sarebbe trasformata nella più brutta della loro vita. Quello che accadde, infatti, è una scena che mette i brividi al solo raccontarla.
Il 14enne, nello specifico, perse gli occhialini da piscina che indossava proprio mentre stava nuotando. Quando si accorse che gli stessi erano finiti al di sopra di una delle grate di sicurezza, Nathan ha tentato subito di recuperarli, commettendo però un errore che gli sarebbe costato caro: quello di sollevare la grata. A fronte di simili premesse, è facilmente intuibile come siano andate le cose per lui.
Era assieme ai suoi genitori e a suo fratello in quel luglio del 2009, quando tutto, all’improvviso, prese una piega destinata a cambiare per sempre la sorte dei suoi familiari. Ci troviamo in un parco acquatico thailandese imprecisato. Proprio qui, esattamente 14 anni fa, il piccolo Nathan Clark stava nuotando felicemente insieme a suo fratello, quando, in seguito alla perdita dei suoi occhialini, ebbe la malaugurata idea di sollevare la grata della pompa della piscina per recuperarli.
Nel momento in cui lo fece, la potente forza di aspirazione lo risucchiò completamente, facendolo scomparire di fronte agli occhi del fratello. Quest’ultimo, terrorizzato, corse ad avvertire il papà, che si precipitò nella sala delle pompe per chiedere ai responsabili di spegnere il sistema. Era proprio quella, d’altro canto, l’unica possibilità per salvare la vita al piccolo Nathan, che altrimenti sarebbe morto annegato.
La disputa accesasi tra il papà del 14enne e i bagnini – i quali, a primo impatto, non credettero subito alla versione raccontata dall’uomo – rallentò di moltissimo le operazioni di soccorso. Solo dopo una mezz’ora abbondante di tempo, i responsabili della sala pompe si decisero a spegnere il sistema. Purtroppo, come amaramente constatato dai presenti, per Nathan non ci fu nulla da fare.
Dopo aver disattivato il funzionamento delle pompe ed aver aperto il cancello dell’acqua, i bagnini vi trovarono il corpo senza vita del bambino, giunto fin lì solamente con l’intento di recuperare i suoi occhialini. Possiamo solamente immaginare la reazione dei suoi familiari, nel momento in cui sono stati posti di fronte alla tremenda verità. Nathan, morto annegato, è scomparso tragicamente senza che nessuno potesse fare nulla per aiutarlo.
Con l’emergenza idrica che l’Italia – e in generale il mondo – sta affrontando ormai da tempo (qui per comprendere come si sia arrivati a tanto), a breve, molto probabilmente, saremo costretti a sottostare a dei divieti per quanto concerne la possibilità di sfruttare le piscine situate nelle nostre abitazioni. D’altro canto, se per salvare il pianeta dovessimo vederci obbligati a rinunciare a piaceri extra quali la nostra piscina interrata, lo staremmo certamente facendo per una buona causa.
Tra l’altro, le possibilità per reimpiegare queste strutture finalizzate al refrigerio estivo sono davvero moltissime. Potreste, ad esempio, adoperare la vostra piscina vuota come un campo in cui praticare sport (lo skateboard, qualora lo amiate, si presta particolarmente a tale scopo). In alternativa, anche praticare attività sportive quali la pallavolo, il calcio o addirittura il pattinaggio si rivelerà estremamente funzionale.
Potresti, inoltre, valutare l’idea di sfruttare la piscina come vera e propria area relax, magari posizionandoci dei tavolini, qualche lettino solare e persino qualche ombrellone. Tutte le alternative sono valide, insomma, purché si risparmi acqua, risorsa preziosissima per il pianeta.
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