La città perduta si trova vicino alla dorsale atlantica, nelle profondità dell’oceano, e rappresenta una recente importante scoperta. Conosciamo i dettagli di un mondo sommerso nelle profondità marine.
Situata nelle profondità dell’Oceano Atlantico, la città perduta rappresenta un sito di importanza notevole fra le varie scoperte effettuate dalla Nasa. Scoperta nel 2000, è costituita da un vastissimo campo idrotermale di circa 465 metri quadrati situato su di una montagna sottomarina. La città perduta è contraddistinta da imponenti torri rocciose, fumarole e camini, che rilasciano gas caldi essenziali per la vita come metano, fluidi alcalini e idrogeno.
Queste fuoriuscite facilitano reazioni chimiche fondamentali per la creazione della vita cellulare. L’ecosistema stabilizzatosi nei meandri della città perduta è infatti abitato da minuscoli organismi viventi. Lo scenario complessivamente fornisce un quadro vivido e realistico di quelle che potrebbero essere state le condizioni per la formazione della vita nei primi momenti di formazione del nostro pianeta.
L’aspetto particolarmente affascinante da sottolineare è che ecosistemi simili potrebbero essere attualmente rintracciabili su corpi celesti come Europa o Marte. Le preoccupazioni che permangono attorno al futuro di questo sito sono tutte relative all’operato dell’uomo, all’inquinamento quindi e alle attività di estrazione mineraria.
Il sito gode della nomina di patrimonio culturale mondiale e per questo sono centinaia i volontari e gli addetti ai lavori che si occupano di preservarne stato e salute. La città perduta esiste da circa 120.000 anni ed ha saputo fornire e fornisce informazioni importanti sulla nascita, la formazione e la resistenza della vita relativamente a tempi a noi sconosciuti.
L’Atlantic Massif è l’esteso rilievo oceanico sopra al quale sorge questa suggestiva città sottomarina costituita da guglie immacolate di carbonato di calcio che si estendono in altezza per circa 60 metri. Lo sviluppo della vita microbica qui realizzatosi potrebbe trovare degli analoghi nel sistema solare. “Lost city” sorge a circa 3000 metri di profondità e la reazione chimica alla base della formazione delle sue guglie è chiamato “serpentinizzazione“.
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