Lo hanno ritrovato in mezzo alla strada, non avevano capito di che cosa si trattasse ma sentivano chiaramente i respiri ed i lamenti. Andava salvato.
Ritrovato in mezzo alla strada, quello che sembra un pezzo di roccia in realtà si è rivelato essere tutt’altra cosa. Anzi, a dirla tutta non era nemmeno una cosa ma un esserino. Ed a prestargli soccorso sono state alcune persone che stavano passeggiando in giro per una zona immersa nel verde. Loro si trovavano con il loro cane, che era abituato a scorrazzare senza guinzaglio. Ad un certo punto quest’ultimo ha fiutato qualcosa, tale però da metterlo in fuga. E questo atteggiamento ha destato la curiosità dei sui padroni.
Di che esserino si trattava? Perché gli umani avevano intuito che il loro cane aveva fiutato un animale di piccole condizioni. Ma quel che è accaduto non è una cosa che succede tutti i giorni. Quella massa decisamente strana che si muoveva molto a fatica per sfuggire al cane e mettersi al riparo sembrava essere proprio una roccia vivente. Una di quelle che magari alcuni di noi ricorderanno in “Fantaghirò”. Ma più grande. Poi ha raggiunto il vicino manto stradale, e proprio lì gli umani hanno ritrovato in mezzo alla strada questa strana cosa.
Si trattava di un riccio. Che però, preso dalla foga di mettersi in salvo da qualcosa, doveva evidentemente essere finito in una massa di argilla che gli si era attaccata tutta quanta agli aculei. E poi la stessa si è indurita, circondando del tutto il piccolo mammifero. Alla fine quel piccolo riccio non era più tale ma una vera e propria ruota che riusciva a muoversi, seppure molto lentamente. Le persone lo hanno messo al riparo dal loro cane e poi lo hanno portato da un veterinario.
Sulle prime gli esperti del personale medico sanitario specializzato in soccorso animale non riuscivano a credere ai loro occhi. Addirittura avevano pensato che si trattasse di uno scherzo. Ma poi hanno avvertito in maniera netta e limpida i lamenti prodotti dall’animaletto. Respirava e quasi piangeva. Piano piano allora alcuni dei veterinari si sono armati di santa pazienza e sono riusciti a liberare l’animaletto da questa sua trappola che avrebbe certamente condotto il mammiferino verso morte certa. Impossibile potere sopravvivere in una situazione come questa.
Alla fine il riccio è stato liberato da ogni residuo di argilla che lo ricopriva. I veterinari lo hanno anche ripulito e poi hanno provveduto a nutrirlo, dandogli delle mele e qualche biscotto. C’è da dire che l’animaletto sembrava più arrabbiato che spaventato. Ma dopo un giorno in seguito ad avere riacquisito la libertà, ecco che il riccio si è mostrato assai più accomodante. Ed addirittura è riuscito a familiarizzare con i veterinari che lo hanno salvato. Così è stato libero di zampettare per tutto lo studio, entrando un po’ qui e un po’ lì. Fino a quando non è trascorso un altro po’ di tempo ed è stato rimesso in libertà. Per quello che è un lieto fine.
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