Nel percorso di evoluzione delle piante alcune hanno sviluppato nella parte interrata il cosiddetto rizoma e le piante rizomatose appartengono, in generale, alla famiglia delle bulbose ma non vanno confuse.
Le piante, come gli animali, si sono evolute nel momento in cui da esseri unicellulari hanno iniziato a trasformarsi in esseri pluricellulari e, con il passare dei millenni, sono uscite dall’acqua per arrivare sulla terra. Alcune creature verdi hanno trovato modi particolari per riprodursi mentre altre sono maestre nello sfruttare le sostanze nutritive che arrivano da altre creature verdi di cui diventano parassite.
Una pianta che fa spesso mostra di sé nelle case ma che in natura si comporta come un parassita è per esempio l’orchidea. E l’orchidea è un rappresentante classico delle piante dotate di fusto e radici ramificate. Altri esseri che popolano spesso balconi e giardini invece appartengono alla famiglia delle cosiddette bulbose con diverse che rientrano poi nel sottogruppo delle cosiddette piante a rizoma o rizomatose.
Cosa sono i rizomi delle piante
Il termine rizoma è composto da due parole che tradotte significano semplicemente rigonfiamento della radice. Le piante che appartengono al gruppo delle rizomatose non hanno infatti un distacco evidente tra la zona del fusto e la zona delle radici ma sembrano composte da un rigonfiamento intermedio da cui le radici si dipartono. Questo rigonfiamento che non è altro che la parte terminale del fusto immerso nel terreno è il rizoma.
Esemplari tipici di piante con il rizoma sono per esempio iris e gli asparagi. Passando alle erbe infestanti anche la gramigna rientra nella famiglia delle piante con rizoma, ed è anche per questo che è così difficile liberarsi di questa pianta se attecchisce in giardino.
La particolarità del rizoma è che si tratta di una sorta di fusto sotterraneo che cammina e si allunga assomigliando ad una grossa radice da cui nascono poi altri fusti con foglie e fiori. La riproduzione di una pianta per rizoma è forse la più facile in assoluto: basta infatti rompere il rizoma nel punto in cui si ramifica e distribuire così le piccole radici da cui nasceranno nuove piante.
Quali piante hanno il rizoma
Sono diverse le piante con rizoma e devi solo imparare a riconoscerle: queste sono infatti differenti da quelle con radice o bulbo. Diverse e importanti, come già fatto cenno, sono le proprietà e le funzioni del rizoma: innanzitutto, ha il compito di accumulare sostanze nutritive di riserva e presenta una tipica forma cilindrica, allungata e rigonfia.
Inoltre, il rizoma ha un ruolo cruciale nella produzione di radici e fusti, che si sviluppano in corrispondenza delle gemme. Questa caratteristica è particolarmente evidente in piante come il mughetto e la gramigna, tra le più note e importanti piante con rizoma, consentendo loro di sopravvivere tra due stagioni di crescita successive. Ma non sono queste le uniche piante con rizoma.
Senza dubbio, avete mangiato il rizoma di alcune piante e probabilmente nemmeno lo sapete. Avete mai assaggiato lo zenzero oppure la curcuma? Spesso il primo viene acquistato nei supermercati sotto forma di “radice”: quella radice è proprio il rizoma della pianta e al contempo anche dal rizoma della curcuma si ricava la famosa spezia usata ormai sulle tavole di tutti gli italiani.
Come dividere il rizoma
Occorre sapere – se si vuole far crescere e alimentare le proprie piante – come dividere i rizomi per incrementare la produttività. Si consiglia di effettuare l’operazione in primavera o autunno, utilizzando una pala per dissotterrare il rizoma insieme a una zolla di terra. La dimensione della zolla è cruciale per il successo della procedura.
Dopo aver rimosso la zolla, si divide la cima del rizoma a metà e si ripete il processo fino al raggiungimento del numero desiderato di pezzi. I rizomi divisi vengono quindi ripiantati alla stessa profondità della pianta originale. È importante scegliere solo rizomi sani e piantarli non più profondi della metà della loro larghezza.
In alternativa, è possibile dividere i rizomi utilizzando una forchetta, eliminando parti congestionate e tagliando con un coltello. Si consiglia di ridurre le foglie a metà per proteggere i rizomi appena piantati dal vento.