Gli esperti hanno analizzato la quantità di emissioni di carbonio rilasciate nell’atmosfera in questi mesi in Canada per via degli incendi: dati allarmanti.
Una serie di incendi ha devastato i territori del Canada negli ultimi mesi. Dai primi di maggio a luglio sono stati numerosi i roghi attivi che hanno mandato in fumo milioni di ettari di foreste mettendo in pericolo anche la popolazione con migliaia di persone evacuate per le fiamme ed il fumo.
Tutto questo ha inevitabilmente provocato inevitabilmente conseguenze per l’atmosfera con una quantità enorme di emissioni di carbonio. Ad analizzare questo aspetto il Servizio di Monitoraggio dell’Atmosfera Copernicus. I dati rilevati dagli esperti hanno fatto segnare un record in negativo.
Sono incalcolabili i danni provocati dai numerosi incendi registratisi in Canada da inizio maggio a luglio. Secondo le stime delle autorità locali sarebbero circa 500 i roghi che hanno divampato bruciando milioni di ettari di foreste e boschi.
Migliaia anche le persone costrette a lasciare le proprie abitazioni per via del fumo e degli incendi che hanno divorato anche case. Le fiamme hanno provocato ad inizio giugno anche un’intensa nube arancione estesasi sino a New York con i livelli di inquinamento dell’aria saliti repentinamente e le autorità costrette ad invitare i cittadini ad indossare le mascherine per prevenire danni alla salute.
Nell’atmosfera sono state rilasciate tonnellate e tonnellate di emissioni di carbonio. A confermarlo gli esperti del Servizio di Monitoraggio dell’Atmosfera Copernicus, i quali hanno rilevato come dal 1° gennaio dell’anno ad oggi le emissioni di carbonio per via dei roghi ammontino a ben 290 megatonnellate circa. Un dato impressionante se si considera che il record precedente in Canada, registrato nel 2014, era di 138 megatonnellate. Solo quelle registrate in Canada rappresenterebbero il 25% delle emissioni a livello globale di tutto il 2023.
Quanto accaduto in Canada in questi mesi non ha precedenti. Secondo gli esperti del Canadian Interagency Forest Fire Center, già a fine giugno gli incendi avevano distrutto una quantità di territorio immensa che mai era stata registrata in Canada. A favorire la diffusione dei roghi sarebbero state le condizioni climatiche: il caldo, unito a forti venti, avrebbe alimentato le fiamme come mai accaduto prima.
Dei nuovi legami tra la "carne finta" e gli stati di depressione sono emersi a…
Quante volte abbiamo mangiato i datteri a Natale? Dopo un pranzo abbondante, spesso accompagnano dolci,…
Indossi il cappello con il pon pon? In pochi sanno che potrebbe essere legato a…