Roma, cittadini stanchi dell’immondizia: perché si protesta

Tra sperimentazione di cassonetti smart e un problema che sembra irrisolvibile di sporcizia a Roma i cittadini sono a quanto pare stanchi dei cumuli di rifiuti ed è scattata la protesta

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I cassonetti (foto da YT Teleambiente – Canva) – ecoo.it

Purtroppo c’è da registrare come la situazione relativa alla gestione dei rifiuti della Capitale sia da anni critica. E a farne le spese sono i cittadini che si ritrovano con cassonetti strabordanti circondati da immondizia putrescente e che diventano veri e propri supermercati per la fauna che di solito vive nelle fogne. Un problema che se viene sentito durante tutto il corso dell’anno in estate, con il caldo, diventa decisamente insopportabile.

I rifiuti, complice anche l’inciviltà di tanti, cuociono lentamente nei sacchetti e producono quindi zone con aria irrespirabile. Risulta per questo almeno in parte comprensibile ciò che sta accadendo in diversi quartieri. In particolare negli ultimi giorni si sono registrati episodi di vandalismo contro i cassonetti e contro cumuli di rifiuti in zona Laurentino, Pisana e Casetta Mattei. Ma perché non si riesce ad uscirne?

La protesta dei cittadini e Roma che brucia di rifiuti

Riuscire a trovare una soluzione al problema dei rifiuti di una città come Roma è di certo complesso ma in questo periodo in cui sembra che buona parte della flotta di mezzi di Ama, l’ente municipale di raccolta dei rifiuti, sia ferma in officina e nonostante il tentativo da parte dell’amministrazione locale di noleggiare mezzi per sopperire alla mancanza, i cittadini, complice anche il caldo che accentua il problema, sono a quanto pare intenzionati a farsi sentire in un modo che, seppure in parte condannabile, è almeno nelle intenzioni giustificabile.

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Cassonetto dato alle fiamme (foto da Canva) – ecoo.it

Perché ovviamente dare alle fiamme i cassonetti non è la soluzione: da una parte i cassonetti che bruciano tolgono cassonetti in cui mettere l’immondizia e dall’altro bruciare l’immondizia significa diffondere nell’aria particelle pericolose. Le zone in cui in questi ultimi giorni si stanno registrando gli episodi più gravi sono Casetta Mattei, dove sono stati spenti due cassonetti, Laurentino dove c’erano già state alcune proteste e la zona della Pisana. Le motivazioni specifiche del gesto ovviamente verranno chiarite dalle indagini che sono comunque partite ma non si può escludere che si tratti di un modo con cui la cittadinanza sta cercando di mostrare tutta la propria insofferenza ad una situazione che si sarebbe dovuta risolvere tempo fa e che invece sembra solo peggiorare. Nonostante, per esempio, l’introduzione in alcuni quartieri dei cosiddetti nuovi cassonetti intelligenti.

Come dovrebbero funzionare i cassonetti smart

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I cassonetti (foto da YT Teleambiente – Canva) – ecoo.it

I cassonetti intelligenti sono ora disponibili in due quartieri: via Appia Nuova, municipio VII, e su viale Libia dove si trovano al momento 32 nuove campane intelligenti. Si tratta questa di una sperimentazione con cassonetti che sono innanzitutto ignifughi e privi di ruote con una nuova apertura che ne permette lo svuotamento da entrambi i lati. Ma a quanto pare anche nelle due zone in cui sono ora presenti i nuovi cassonetti smart, la situazione dei rifiuti lasciati al di fuori dei contenitori permane. Una situazione di cui l’inciviltà di tanti cittadini è purtroppo una concausa.

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