Roma è una città nella quale il trasporto pubblico è piuttosto complicato, ed anche quello privato. Si parla di un progetto chiamato Metrovia, che consentirebbe il pari di trasporto pubblico di 10 linee metropolitane
Chi vive a Roma, o c’è stato come turista, sa benissimo che la bellezza della città eterna è pesantemente inficiata dalla difficoltà di spostamento. Nonostante sia la capitale italiana, che dunque ha dei fondi a parte per la realizzazione anche di infrastrutture, Roma capitale ha al suo attivo solo tre linee metropolitane, che se confrontate alla media europea, sono una presenza quasi ridicola.
Oltretutto da un anno a questa parte la linea A, dal lunedì al giovedì, ed anche la domenica, si ferma alle 9:00 di sera per dei lavori straordinari. La metro b ha rallentato le sue corse, con la conseguenza di sovraffollamenti e ritardi. Il consorzio della metro c ha già avvertito il sindaco Gualtieri che non sono disponibili altri fondi per allungare la tratta. Al momento la fermata più vicina al centro è San Giovanni. La frequenza dei treni è di 12 minuti.
I trasporti di mezzi pubblici e privati a Roma capitale rasentano l’idea che si può avere di un paese in via di sviluppo. Raggiungere un’area della città che dista anche solo pochi chilometri potrebbe richiedere più tempo che raggiungere Napoli con un Frecciarossa. Gli scavi sotterranei soffrono di un immobilità burocratica data da interessi vari all’interno delle strutture preposte per portarle a termine. Allo stesso tempo Roma è anche soggetta alla sovrintendenza, la quale è tenuta a controllare, valutare, e fare degli studi su ogni modifica sotterranea, ed anche sulla superficie. In particolare quando c’è la presenza di scavi archeologici.
Nella città di Roma sono tanti progetti e pochi risultati. Tuttavia l’architetto ideatore del progetto di metrovia, potrebbe essere risolutivo. Soprattutto perché non punta a creare nuove infrastrutture, ma utilizzare quelle già presenti. Dunque in questo modo, le linee metropolitane dovrebbero diventare 10 utilizzando anche la rete ferroviaria di superficie. Il problema è che le scadenze nella città sono piuttosto a stretto giro. Nel 2025 ci sarà il prossimo giubileo. Nel 2030 alla città è candidata per l’Expo. Il progetto dell’architetto potrebbe richiedere circa vent’anni per la sua realizzazione.
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