Svolta nel settore ambientale nella Capitale con l’inaugurazione del nuovo cassonetto urbano. Le speciali caratteristiche: a chi si ispira.
I rifiuti urbani e il discorso legato ad ognuno di essi, a quale contenitore va attribuito ha rappresentato il tema del dibattito per lungo tempo nelle aule presidenziali dei vari comuni italiani. I cittadini hanno impiegato un po’ ad imparare a fare la raccolta differenziata e la creazione dei cassonetti appositi ha aiutato tanto a velocizzare le operazioni. Nonostante tutto però lo scorretto sversamento dei rifiuti in questi appositi contenitori soprattutto nelle grandi città è rimasto un nodo da sciogliere.
Per strada vediamo sempre più spesso materiale organico e inorganico fuori dalle rispettive aree di deposito ed è per questo che dai piani alti si è deciso di accelerare le operazioni e mettere in piedi un progetto di natura confortevole, voluminoso e altrettanto ecologico. Vediamo insieme di cosa si tratta nello specifico
Quasi tutti i giorni della nostra vita abbiamo a che fare con il nostro super alleato ecologico, ovvero il cassonetto urbanistico, che ci consente di depositare i rifiuti e allo stesso tempo rispettare l’ambiente.
Nei vari comuni ce ne sono di diverse tipologie con capienze che vanno dai 120 ai 240 Litri. Tra i più frequenti abbiamo il contenitore dell’organico (solitamente di colore verde), del vetro, della carta, plastica e indifferenziato
In uno dei quartieri più importanti di Roma e più nello specifico a Piazza De Andrè a “Magliana” è stato presentato il cassonetto più ecologico di sempre. Si tratta di un oggetto di natura confortevole e che aiuterà a migliorare senz’altro la raccolta differenziata tra i cittadini. Il modello è stato realizzato sulla base di uno già presente nel territorio iberico di Barcellona, Malaga e Siviglia e con una capienza di ben 750 litri.
Il nuovo alleato dell’ecologia avrà ben 14 scomparti dove gettare rifiuti di qualsiasi tipo, negli appositi contenitori. Si tratta di una comodità cosiddetta “bella e resistente” capace di sovvertire il dualismo spesso denigrato e preso sotto gamba tra rifiuti e riciclo degli stessi, uno dei problemi di maggiore spicco in diverse realtà urbane.
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