Le rose fiorite si possono potare, tuttavia se ti sfugge il perché è importante che tu lo sappia. Ecco allora alcune informazioni utili per avere le risposte che stai cercando.
Il mondo del giardinaggio è sempre ricco di fascino ma quando si parla di fiori le attenzioni aumentano in maniera incredibile. Anche chi non si reputa esperto ed amante del settore quando vede dei fiori rimane comunque colpito, in primis quando si tratta di fiori quali orchidea o le rose queste ultime ogni colore appartiene ad un linguaggio differente, un codice che si cela dietro questi petali vellutati e suggestivi.
Ma per avere questo risultato è necessario chiaramente che si sappiano curare per mantenerle sane e rigogliose oltre che offrire loro tutte le attenzioni che meritano. Ad esempio sai quando potare le rose? Dipende dalla categoria di appartenenza; per evitare di sbagliare, ecco le info che possono esserti utili.
Rose fiorite, scopri come e perché potarle
Le rose si distinguono in fiorenti e non: queste ultime hanno una sola fioritura a maggio, invece le rifiorenti proseguono con la fioritura sino a tardo autunno. Ma a prescindere entrambe richiedono una potatura dopo la fioritura di maggio, vediamo come occorre intervenire per evitare di sbagliare.
La rosa rifiorente è quella che dopo maggio si concede una pausa che corrisponde ai mesi caldi per poi riprendere la fioritura nei primi giorni più freschi e prosegue – come abbiamo detto – sino a tardo autunno, non è un caso che a settembre ed ottobre ma anche oltre vi sono le gemme da cui si producono nuovi fiori. Favorire queste attività significa potare le rose degli apici appena fioriti e poi si scende per trovare la seconda o terza foglia. Non ti resta che tagliare appena al di sopra di una gemma.
La potatura delle rose non rifiorenti
Quando abbiamo a che fare invece con le rose non rifiorenti bisogna prestare attenzione alla potatura d’estate che non deve essere troppo intensa; la pianta è in piena vegetazione e privarla di tante foglie significa non consentire alla pianta una soddisfacente fotosintesi clorofilliana con conseguente indebolimento generale della stessa.