Le rose sono la pianta del mese. Facili da coltivare, possono dare risultati davvero sorprendenti. Quali sono le accortezze per la loro salute
Il giardino in primavera assume tutti altri colori. Senza disdegnare le sfumature rosse, marroni e gialle dell’autunno, la primavera si propone ancora più esuberante ed esplosiva. E le rose contribuiscono non poco alla bellezza del proprio giardino, e soprattutto al profumo. Il loro odore tipico infatti serve anche per l’industria profumiera e per le acque profumate. La rosa è uno degli odori che si distinguono più facilmente. Dunque è bene piantarle nel proprio giardino. ma attenzione. Se non c’è giardino primaverile senza rosa, non c’è neanche rosa senza spina.
Esistono anche le varietà senza spine, tuttavia sono una distorsione umana a tutti gli effetti. Le rose possono essere con lo stelo lungo, singole, ed in generale sono le roselline, o le rose grandi, che crescono a cespuglio e sono le più resistenti. Se si ha a disposizione il giardino il luogo idoneo per piantare le rose è un posto soleggiato e ventilato. Se invece si ha un balcone e si opta per la versione in vaso, l’esposizione privilegiata è sud – est.
Il periodo più adatto per piantare i semi di rose è tra l’autunno e la primavera. Anche il primo autunno, come il mese di settembre. In realtà si potrebbero piantare durante tutto l’anno, ma per averle più rigogliose in primavera è bene scegliere il primo periodo autunnale, quando non fa ancora freddo. È importante l’illuminazione. Per piantarle in vaso si deve stare attenti a non rovinare le radici, che devono essere integre al momento del trapianto. La zolla di terra intorno alle radici deve essere sana. La zolla di terra, prima di essere inserita in vaso, può essere messa in una bacinella piana di acqua, per inumidire le radici.
Le rose devono essere coltivate ad una certa distanza. Gli esperti consigliano le misurazioni come segue:
Le rose necessitano di acqua, ma non quotidiana. La quantità di acqua dipende dalle temperature, siccità e periodo dell’anno. Generalmente si innaffia ogni 8 – 10 giorni, con 10 – 15 litri di acqua per pianta. È importante che l’acqua penetri in fondo nelle radici, e per fare questo la terra deve essere molto ricca e nutrita.
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