Partiamo dalla base: un elemento essenziale è rappresentato dalla scelta del vaso. Il vaso adatto alla coltivazione delle rose è sicuramente in terracotta. Questo materiale consente un buon drenaggio dei liquidi da parte del terreno della pianta e assicura alle radici ampia manovra di respirazione. Scegli la grandezza del vaso in base alle dimensioni della pianta che sei intenzionato a coltivare.
Roselline: prenditene cura così, non immagini che risultati puoi ottenere
La grandezza del vaso consente alla pianta di espandersi con le proprie radici e maturare, in una parola: crescere. Altro elemento fondamentale è rappresentato dalla scelta del terreno. Munisciti di terreno specifico per la coltivazione delle rose oppure componi una miscela di sabbia, terriccio universale e materiali inerti per favorire l’arieggiamento della terra. Il terreno andrà sostituito almeno una volta ogni anno.
Le rose sono piante che amano l’esposizione solare e odiano l’esposizione alle correnti di aria fredda. Se disponi di un angolo di giardino che vanti una buona riparazione e al contempo esposizione ai raggi del sole sarà il luogo deputato al vaso di roselline. Anche l’irrigazione svolge un ruolo di prim’ordine. Innaffia le rose senza esagerare: l’eccesso d’acqua genera ristagni indesiderati e marcescenza delle radici.
Le rose vanno concimate? Ecco alcuni consigli per favorirne la crescita
Quando innaffi le rose ricorda inoltre di non bagnare le foglie: sono soggette alla comparsa di infezioni fungine. Se vuoi assicurare alle tue rose una fioritura invidiabile, sappi che esistono in commercio dei concimi a lenta cessione specifici per le rosaceae. Somministra il concime una volta in primavera (o autunno) oppure serviti di un concime liquido da somministrare ogni 20 giorni.