Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, ha analizzato gli arrivi irregolari di migranti nell’Unione Europea dall’inizio dell’anno: i dati.
Continuano senza sosta gli sbarchi nel nostro Paese. Numeri impressionanti quelli registratisi dall’inizio dell’anno. Ad analizzarli Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, che ha pubblicato un report sul proprio sito.
Stando al rapporto, nei primi cinque mesi dell’anno solo dalla rotta del Mediterraneo centrale sono stati calcolato oltre 50mila arrivi irregolari di migranti in Europa. Un dato cresciuto del 158% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In totale, invece, su tutte le rotte si è registrato un +12% di arrivi irregolari.
Frontex, sulla rotta del Mediterraneo centrale oltre 50mila arrivi dall’inizio dell’anno
L’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex), che si occupa da anni del controllo e della gestione delle frontiere europee, ha condotto una nuova analisi relativi agli arrivi irregolari di migranti nel Vecchio Continente.
Il report, pubblicato questa mattina, venerdì 16 giugno, sul sito dell’Agenzia, ha evidenziato come la rotta su cui si sono registrati maggiori arrivi è quella del Mediterraneo centrale, che porta soprattutto nel nostro Paese. Su questo percorso, nel dettaglio, da gennaio a maggio del 2023 sono stati segnalati ben oltre 50.300 arrivi irregolari, con un aumento del 158% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Si tratta del dato più alto dal 2017.
Per quanto riguarda gli arrivi su tutte le rotte, invece, il numero totale è arrivato ad oltre 102mila, ossia il 12% in più rispetto ai primi cinque mesi del 2022. Ad incidere su tale crescita sono le statistiche sulla rotta del Mediterraneo centrale, dato che sulle altre (Mediterraneo occidentale, Africa occidentale e Balcani occidentali) si è segnalato un significativo calo rispetto allo scorso anno. Il calo su queste rotte, secondo gli esperti, sarebbe legato al maltempo che ha reso spesso impossibile la navigazione, già pericolosa perché effettuata con barche non idonee.
L’impegno del personale Frontex
Per contrastare la criminalità e proteggere le frontiere dell’Unione Europea, come si legge nel report, sono impegnati circa 2.700 ufficiali del corpo permanente e personale di Frontex, coinvolti in numerose operazioni in aiuto agli Stati del Vecchio Continente.
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