Il mondiale di rugby è stato “inquinato” da alcune sponsorizzazioni milionarie delle grandi industrie fossili. E’ greenwashing.
Greenpeace France ha diffuso un nuovo video animato intitolato “TotalPollution: A Dirty Game” in cui denuncia lo “sportwashing” dell’industria dei combustibili fossili. Il video illustra come lo Stade De France, che ospita la prima partita dei Mondiali di Rugby, si riempie con la stessa quantità di petrolio greggio che l’industria dei combustibili fossili produce in tutto il mondo in poco più di tre ore e mezza.
Greenpeace ha deciso di diffondere questo video per denunciare come le sponsorizzazioni milionarie delle aziende del fossile, come la francese TotalEnergies, si nascondano dietro al greenwashing. Edina Ifticene, campaigner di Greenpeace Francia, dice che queste aziende vogliono distrarre dalle loro responsabilità nella distruzione climatica e che sfruttano i valori positivi dello sport per nascondere gli impatti sociali e ambientali del proprio modello di business.
ENI sponsorizza molte iniziative sportive e culturali, perché vuole ripulirsi l’immagine, ma queste sponsorizzazioni non devono distrarci dall’importanza di liberare il mondo dello sport e della cultura dalla propaganda tossica dell’industria fossile.
Il greenwashing è una pratica utilizzata da alcune aziende per sfruttare l’immagine positiva dell’ambiente e della sostenibilità a scopo di pubblicità e marketing. In sostanza, si tratta di un modo per comunicare un’immagine “green” o ecologica dell’azienda, dei suoi prodotti o servizi, anche se in realtà non si sta agendo in modo effettivamente sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Il greenwashing può riguardare, ad esempio, il branding, l’informazione errata sul livello di sostenibilità dei prodotti, la sottoscrizione di certificazioni ecologiche poco affidabili o l’elogio di pratiche sostenibili ma poco rilevanti nell’intero ciclo di vita del prodotto.
Nel video animato “TotalPollution: A Dirty Game”, Greenpeace France e Studio Birthplace mostrano come lo Stade De France in poco più di tre ore e mezza si riempie di petrolio greggio, la stessa quantità che l’industria dei combustibili fossili produce in tutto il mondo, equivalente a oltre sei stadi di petrolio al giorno.
Le aziende produttrici di combustibili fossili come TotalEnergies sfruttano i valori positivi dello sport come integrità, passione e solidarietà nella sponsorizzazione per nascondere le proprie responsabilità nella distruzione climatica. L’industria del fossile sponsorizza diversi eventi sportivi, come la nazionale di calcio italiana, le Olimpiadi invernali di Cortina-Milano 2026 e la squadra di basket Olimpia Milano attraverso la partnership con Plenitude. Greenpeace Italia chiede di liberare il mondo dello sport, della musica, della cultura, dell’istruzione e dell’informazione dalla propaganda dell’industria fossile, come già fatto per l’industria del tabacco.
Il fenomeno del greenwashing è una forma di manipolazione dell’opinione pubblica e dei consumatori che, spesso poco informati, rischiano di essere ingannati su quanto effettivamente sia sostenibile e responsabile dal punto di vista ambientale un’azienda o un prodotto. Come denunciato da Greenpeace, molte aziende dei combustibili fossili e non solo, utilizzano il greenwashing affinché il pubblico prenda atto solo degli aspetti positivi della propria attività, trascurando il disastroso impatto ambientale e sociale della loro stessa attività economica.
L’industria dei combustibili fossili, per esempio, è da anni sotto i riflettori dell’opinione pubblica per il suo impatto negativo – tra cui rischi per la salute, inquinamento, cambiamenti climatici – non potendo ovviamente in alcun modo essere considerata rispettosa dell’ambiente. Tuttavia, molte di queste aziende riescono a sponsorizzare eventi sportivi, attraverso contratti multimilionari, per creare un proprio brand ecologico, in linea con i valori positivi che lo sport veicola come integrità, lealtà e spirito di squadra.
È necessario quindi che tutti i consumatori responsabili siano sempre consapevoli dei valori ecologici e della sostenibilità delle aziende e dei prodotti che utilizzano. Attraverso una attività di informazione e educazione al consumatore e alla sostenibilità è possibile ridurre il fenomeno del greenwashing e ottenere un maggior coinvolgimento da parte di tutti nella lotta ai cambiamenti climatici.
Dei nuovi legami tra la "carne finta" e gli stati di depressione sono emersi a…
Quante volte abbiamo mangiato i datteri a Natale? Dopo un pranzo abbondante, spesso accompagnano dolci,…
Indossi il cappello con il pon pon? In pochi sanno che potrebbe essere legato a…